L’allenamento propriocettivo

L’allenamento propriocettivo è un pratica basata sulla stimolazione del sistema neuro-motorio nella sua totalità. È composto da un insieme di sportesercizi che vanno a creare situazioni di instabilità, allo scopo di valutare e migliorare l’utilizzazione dei segnali propriocettivi, segnali che percepiscono e riconoscono la posizione del corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei muscoli, provenienti dalle parti periferiche del corpo, in particolare dagli arti inferiori.
La qualità della vita di oggi tende a non avere più le sollecitazioni necessarie a mantenere un sistema efficiente. Troppe comodità e troppo poco movimento comportano la ricezione di ben pochi segnali propriocettivi dalla periferia, e così gli adattamenti posturali di tutto il sistema muscoloscheletrico tendono a essere inibiti. Qui entra in gioco l’allenamento propriocettivo, che come obiettivo primario ha quello di rieducare i riflessi, al fine di ottenere nuovamente un ottimale controllo della postura e delle articolazioni interessate.
Spesso questo tipo di allenamento viene definito “allenamento dell’equilibrio”, poichè impostato su situazioni che inducono l’atleta a perdere la stabilità, quindi ad attivare la muscolatura velocemente e correttamente per recuperarlo nel minor tempo possibile. Il miglioramento dell’equilibrio avviene attraverso il mantenimento della posizione, insieme alla capacità di correggere velocemente gli sbilanciamenti.
Per raggiungere l’obiettivo di una corretta stimolazione dei riflessi propriocettivi è necessario che l’atleta sia coinvolto, motivato e che diventi protagonista del proprio miglioramento.
La tecnica d’allenamento si basa su sollecitazioni controllate ed applicate alle articolazioni, utilizzando sia esercizi in scarico che in carico naturale, in appoggio sul terreno o su piani oscillanti di varia difficoltà, come tavolette, bouncer, skymmi, bosu, trampolini e molti altri.
L’allenamento propriocettivo risulta di fondamentale importanza per ottenere un recupero completo dopo un trauma, per migliorare la performance sportiva e
per prevenire gli infortuni; infatti tutti gli atleti che praticano un’attività sportiva caratterizzata da un gran numero di salti e cambi direzionali (calcio, basket, tennis, pallavolo, rugby, pallamano, ecc.), dove la percentuale di traumi distorsivi è elevata, e dove la stanchezza fisica compare in maniera rilevante, devono effettuare anche questo tipo di allenamento.
Nella sfera propriocettiva si riconoscono una componente incosciente, gestita a livello sottocorticale, che è quella che assicura la stabilità funzionale del corpo, ed una componente cosciente, elaborata dal sistema nervoso centrale, che è relativa alla capacità di controllo dei movimenti specifici.
Durante un allenamento propriocettivo l’allenatore va a compiere il proprio lavoro nella sfera cosciente, ma ciò garantisce comunque il miglioramento di quella incosciente, o istintiva.
Equilibrio, stabilità, coordinazione sono governati dalla propriocezione; Pertanto migliorando la propriocettività si migliorerà la prestazione sportiva.

 

Giusy Modica
Consulente per la salute con lo sport presso l’Associazione Anas zonale Oreto.
Per informazioni e appuntamenti chiamare al numero 091-336558 dalle ore 9:00 alle ore 13:00.

 

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