Anas Italia non può restare inerte davanti alla vergognosa vicenda del tir della nostra affiliata

Anas Italia non può restare inerte davanti alla vergognosa vicenda del tir della nostra affiliata “Coop Budoni soccorso”, inseguito e multato in Austria dalla società di gestione dell’autostrada per “trasporti umanitari non autorizzati”.
Nelle strade d’Europa in questi novanta giorni, sulle stesse strade che noi abbiamo percorso con molta fatica in otto missioni per portare cibo e medicinali in Ucraina, per accogliere oltre seicento profughi ucraini, transitano impunemente, anzi legalmente, camion carichi di armi. E nessuno ha nulla da dire.

A chi come noi ha scelto di occuparsi dei civili e persegue soltanto la pace questo osceno paradosso appare profondamente ingiusto. Non lo tollereremo.
Mentre il nostro legale, l’avvocato Renato Chiesa, cercherà di presentare ricorsi in tutte le sedi competenti, chiediamo al ministero degli Esteri e all’ambasciata italiana a Vienna di attivarsi immediatamente e di darci notizia.
Vogliamo che “Budoni soccorso”, alla quale va tutta la nostra stima e solidarietà, abbia indietro quanto le è stato estorto. E pretendiamo scuse formali dalla società autostradale austriaca e la certezza che episodi disumani come questo non capitino mai più.
Senza questa garanzia le missioni umanitarie di Anas Italia verso l’Ucraina non potranno più riprendere.

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