Zonale ANAS San Fillipo del Mela 6 dicembre 2013 Giovani e occupazione: il tema trattato insieme al dott. Carmelo Carrara con i Dirigenti ANAS

triotrio3trio4L’A.n.a.s zonale di San Filippo del Mela, provincia di Messina, legata a filo diretto con l’Associazione Nazionale di Azione Sociale, ha richiamato l’attenzione su un tema scottante dei nostri tempi: “I Giovani e l’Occupazione”. Al convegno che si è tenuto ieri pomeriggio ad Archi, frazione di San Filippo, hanno preso parte il dott. Carmelo Carrara, magistrato della procura generale della corte di appello di Palermo; il dott. Antonio Lufrano, portavoce nazionale A.n.a.s; la dott.ssa Monica Sebastianella Calandra, presidente protezione civile A.n.a.s Messina e il sindaco di San Filippo del Mela, Pasquale Aliprandi. Il primo cittadino, nel suo saluto iniziale, ha voluto sottolineare i preoccupanti numeri che riguardano la disoccupazione oggi, non solo in Sicilia, ma a livello mondiale. Aliprandi ha poi sottolineato come “solo le istituzioni, insieme, possono provare a incentivare lo sviluppo di questo territorio. Se ognuno fa la propria parte. Ogni sindaco deve sforzarsi per creare condizioni di sviluppo. Un piano di risanamento ambientale – afferma ancora il sindaco, anche sulla base della ormai evidente definizione che vede la Valle del Mela come una zona ad alto tasso di inquinamento – potrebbe creare lavoro”. Ad aprire il tavolo di lavoro il presidente dell’Anas zonale di San Filippo, Veronica Trio, la quale ha posto in evidenza il dato di disoccupazione interno all’associazione da lei stessa presieduta. Un’associazione che cerca quotidianamente di “alleviare i disagi sociali sempre crescenti” attraverso varie attività. “A tal proposito” – spiega Trio – “sono state attuate da noi iniziative per i giovani geometri, avvocati, laureati in scienze bancarie, che all’interno dell’associazione hanno la possibilità di mettersi in gioco, offrendo consulenze gratuite alla cittadinanza”. L’Anas ha fornito supporto per la compilazione di bandi quali quello per il Servizio Civile Nazionale, e ha partecipato al bando regionale “Creazioni Giovani”, presentando un progetto denominato “Artigianalmente”. Un progetto maturato anche con lo scopo di “intercettare risorse economiche, investibili sul territorio comunale”. E’ stato inoltre istituito lo sportello Confconsumatori. Sul tema è intervenuta anche Monica Sebastianella Calandra, presidente protezione civile A.n.a.s Messina, che ha focalizzato l’attenzione sul significato di volontariato e di essere volontari. Molti giovani oggi, non avendo un lavoro, ricorrono spesso al volontariato quale forma di aiuto verso il prossimo, senza però essere retribuiti. Calandra spiega che in Italia i volontari sono 800 mila e questo numero tende ad aumentare in maniera esponenziale, soprattutto tra i giovani di età tra i 20 e i 24 anni. Il volontariato, se non altro, è una forma di ricchezza in termini valoriali, specialmente nel periodo di crisi attuale. “Noi giovani siamo il futuro e dobbiamo fare qualcosa per riprendercelo” dice Calandra, concludendo il suo discorso. In effetti le forme di associazionismo raccolgono molto consenso in questa fase delicata per i giovani. L’avvocato Giovanni Pino spiega la sua idea, il Job Club. “Il sindaco Aliprandi ha deciso di puntare su una nuova stagione di programmazione. Un modello organizzativo che comprendesse informazione e partecipazione, con l’aiuto delle associazioni. Abbiamo pensato a una nuova forma di intervento nella ricerca del posto di lavoro. I giovani hanno scoperto di potersi aiutare, al di là dello schematico curriculum vitae. Le associazioni possono essere, in qualche modo, protagoniste della proposta di sviluppo e di posti di lavoro”. Il dottor Lufrano, portavoce nazionale dell’A.n.a.s, parla della mancanza di un progetto di sviluppo da parte della classe politica e spiega come l’A.n.a.s sia un’associazione pronta ad accogliere ogni tipo di proposta. D’altronde, proprio l’A.n.a.s. ha fatto una proposta di legge sull’impignorabilità della prima casa, ed è stata accettata. Infine, il dott. Carmelo Carrara, magistrato della procura generale della corte di appello di Palermo, ha posto l’accento sull’importanza dell’informazione oggi. “Una delle maggiori cause di disoccupazione risiede nel gap informativo. Bisogna agire locale ma pensare globale”. Ai tanti che chiedono il perchè della disoccupazione, Carrara spiega che “non è un fenomeno correlato direttamente alla crisi economica. La disoccupazione esiste perchè i sistemi d’istruzione e di formazione dei giovani non sono coerenti con le logiche di mercato. L’Unione Europea oggi chiede una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”. E allora quali opportunità ci sono oggi per i giovani? Carrara elenca alcune iniziative in programma nel futuro prossimo. Una di questa è la YOUTH GUARANTEE, la Garanzia Europea per i giovani secondo la quale dal 1 gennaio 2014 ed entro il 2020 gli Stati membri dovranno realizzare degli interventi qualitativamente validi a sostegno dell’aumento dell’occupazione giovanile. E’ istituita presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali una Struttura di Missione che opererà in via sperimentale, in attesa della nuova definizione del ruolo che spetterà, in materia, ai Servizi per l’impiego. “E’ molto probabile – spiega il magistrato – che di quel miliardo di euro a disposizione, 400 milioni arrivino in Sicilia, quali risorse attingibili attraverso i centri per l’impiego. E, sulla scia di quello che verrà – aggiunge – la Regione Sicilia sta approntando il Progetto Giovani. A gennaio sarà possibile visionare questi bandi di progetti formativi destinati ai giovani dai 18 ai 36 anni non compiuti, appartenenti a categorie svantaggiate, ovvero con un reddito al di sotto dei 20 mila euro o che lavorano poco e hanno a carico un’intera famiglia”. Ci sarà la possibilità di accedere a 4 o 5 bandi. Sono previsti tirocini formativi e contratti di apprendistato. Si attenzionerà l’artigianato, e ci sarà un bando dedicato esclusivamente alle donne. Ci saranno bandi destinati ai diplomati e altri destinati ai laureati. Specialmente si pensa ai giovani che possiedono una laurea di determinati ordini professionali, che spesso si trovano a svolgere un praticantato non retribuito. Per loro ci sarà la possibilità di avere un contratto a tempo determinato, e poter percepire 600 euro al mese per un anno. Il dottor Carrara ha poi citato anche l’APQ, l’Accordo di Programma Quadro che vede i giovani protagonisti di sé e del territorio e costituisce uno strumento di programmazione integrata attraverso il quale la Regione Siciliana pone al centro dell’attenzione il mondo giovanile. La strategia generale, come si legge nel sito ufficiale, è quella di promuovere il protagonismo sociale e le capacità di relazione dei giovani, per favorirne l’inserimento nel mondo del lavoro, lo sviluppo della personalità, le attitudini e la partecipazione attiva alla comunità locale. “Pochi di voi, forse, avranno sentito parlare del progetto SMART E START” afferma ancora Carrara. Con Smart & Start il Ministero dello Sviluppo Economico rende disponibili 190 milioni di euro per promuovere la nascita di imprese innovative in Sicilia, Campania, Calabria, Basilicata, Puglia e Sardegna. E’ un progetto che prevede l’aiuto degli “incubatori di imprese”, come delle culle che ospitano le imprese neonate e le accompagnano nel mondo del mercato. I giovani che sperano nei posti pubblici, fa sapere il magistrato, possono abbandonare le speranze per parecchi anni. C’è infatti il problema della stabilizzazione dei precari della regione Sicilia. “Il trend del governo regionale è di assicurare tale stabilizzazione” spiega Carrara. “Resta dunque la forma dell’impresa privata”. Ed è a questo punto che viene tirato in ballo il tema dell’agricoltura: “Spesso i giovani pensano all’agricoltura come l’uomo che zappa la terra. Non è così, perchè è un settore che interseca altri settori. Quali ad esempio il sociale, il turismo. Invito i giovani ad approcciarsi ai servizi del terziario. Se ci pensiamo bene, il prodotto dell’agricoltura è il CIBO. L’importazione dei prodotti ci sta portando alla distruzione della dieta mediterranea, del made in Italy. Bisogna curare il BORN IN SICILY, non solo in difesa dei produttori, ma anche dei consumatori. Questo potrebbe essere un risorgimento culturale per i giovani che devono essere protagonisti del futuro”. Il convegno si è concluso con l’intervento del dottor Grillo, della giunta comunale di San Filippo del Mela. Grillo ha evidenziato l’importanza della scuola, attraverso la quale passa l’occupazione giovanile. “Le aziende per poter assumere devono essere agevolate. La mancanza di esperienza penalizza i giovani. Bisogna accompagnarli per mano sin dalla scuola, dall’università, nelle attività formative, professionali, manuali, che possono farli accedere a mercati nuovi. L’appello da rivolgere alle istituzioni regionali – conclude Grillo – è proprio questo”.

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