NOSTRADAMUS: parte 1° nelle sue quartine, verità o ambiguità?

 

“E gli uomini che verranno dopo di me conosceranno la verità di ciò che dico, images2ZDYAQ6M    perché avranno visto che infallibilmente si realizzeranno vari avvenimenti predetti da me.

Sapranno anche quelli che rimangono da compiersi, perché li ho indicati con chiarezza.

Allora le intelligenze comprenderanno sotto il cielo: ma solo quando arriva il tempo in cui l’ignoranza si dissipa, il senso delle mie predizioni sarà sempre più chiaro.”

Nostradamus, 1555.                                                              

Nostradamus è stato un astrologo, scrittore, farmacista e speziale francese: è considerato da molti come uno tra i più famosi ed importanti scrittori di profezie della storia.

È famoso principalmente per le sue profezie raccolte in quartine in rima, in gruppi di 100, nel suo libro “Centuries et prophéties” (1555). Egli iniziò il suo progetto di scrivere 1000 quartine in lingua francese ma per il timore di rendersi vulnerabile ai fanatismi religiosi, oscurò i suoi versi utilizzando giochi di parole e vari linguaggi insieme (provenzale, greco, latino, italiano, ebraico e arabo) ma né le profezie né la sua attività astrologica furono mai oggetto di attenzione da parte dell’inquisizione. I rapporti con la chiesa cattolica furono eccellenti e la sua breve prigionia avvenne solo in relazione al fatto che un almanacco fu pubblicato senza previa approvazione del vescovo violando così un decreto reale.

I sostenitori dell’attendibilità di queste profezie attribuiscono a Nostradamus la capacità di aver predetto un incredibile numero di eventi nella storia del mondo.

Nonostante ciò, nessuno ha mai dimostrato di poter ricavare dalle quartine di Nostradamus dei dati attendibili per la previsione del futuro: sembra, infatti, che le quartine siano scritte in un modo così ambiguo che chiunque, a posteriori, può leggerle ed interpretarle come meglio crede.

 

Uscite a più riprese dal 1555 al 1568, sono dedicate a suo figlio Cesare; Nostradamus, che ha asserito di vivere la propria capacità di vedere il futuro come una condanna, ha scritto ben 553 oracoli in forma di quartina. Le sue profezie rivelerebbero quasi tutto, visto che riportano eventi fino alla fine del 3000 e toccano ogni genere di avvenimento. Nella prima parte Nostradamus spiega come sono nate: avrebbe, infatti, trovato degli antichi testi di occultismo, con un sapere che arrivava da epoche remote e, in questi libri, avrebbe appreso le arti della divinazione così potenti da spaventare lui stesso. Per questo avrebbe scritto le sue visioni sul futuro in forma criptica, cercando di non svelare troppo di quanto aveva saputo.

 

Le quartine ricevettero diverse reazioni dopo la pubblicazione: alcuni pensarono che Nostradamus fosse un servo del diavolo o un pazzo, mentre gran parte dell’élite credeva che le sue quartine fossero profezie ispirate spiritualmente.

Molti nobili giunsero a lui per oroscopi e consigli: Caterina de’ Medici, la regina consorte di Enrico II di Francia, fu una delle ammiratrici di Nostradamus; dopo aver letto “le profezie” lo invitò alla corte reale a Parigi per ottenere spiegazioni sulle quartine relative alla prossima morte del marito e per elaborare oroscopi per i giovani figli della dinastia Valois. Dopo quest’incontro, la regina divenne una fidata sostenitrice di Nostradamus.

Non è solo la regina Caterina de’ Medici a nutrire cieca fiducia in lui. Anche altri sovrani, tra cui l’allora duca di Savoia Emanuele Filiberto, si avvalgono dei suoi servigi: a Torino, al re preoccupato per non essere riuscito ad avere un figlio maschio, Nostradamus predice la nascita del sospirato erede. Non solo: ne prevede il nome, Carlo Emanuele, dice che diventerà il più grande capitano del suo tempo e ne anticipa anche la morte: morirà infatti «quando un nove si troverà davanti a un sette». Strano ma vero, Carlo Emanuele è morto a 69 anni, prima quindi di compierne 70.

 

la seconda parte, sarà pubblicata domani domenica 8 febbraio

 

Valentina G.

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