La tutela dell’ambiente è un obiettivo irrinunciabile per l’A.N.A.S.

10456134_518146354963675_1236892195479630364_nLa tutela dell’ambiente è un dovere che coinvolge l’intera comunità umana, che abita un unico

organismo in cui viventi e non viventi sono strettamente dipendenti e interconnessi.

Già agli inizi degli anni ’70 alla Conferenza di Stoccolma delle Nazioni Unite si cominciarono a denunciare le cause e gli effetti dell’attività economica che provoca danni all’ambente visibili e localizzati.

Negli anni ’80, studiosi e scienziati cominciarono a segnalare alla società civile anche l’esistenza di altre forme di inquinamento e di perturbazione degli equilibri naturali a livello mondiale, come il buco nell’ozono, le piogge acide, la desertificazione, i cambiamenti climatici e il disboscamento.

Le minacce ambientali hanno avuto nel tempo un carattere diffuso, per cui l’origine (rapporto di causa effetto) e i responsabili sono molteplici e non facilmente identificabili.

Tale status cominciò ad essere attenzionata da tutti i settori, trasversalmente, con le loro competenze e professionalità poiché la problematica coinvolge l’intero sistema, in modo particolare dal Ministero della Pubblica Istruzione poiché obiettivo precipuo della scuola è la crescita della persona.

La scuola identificata come luogo di promozione culturale,  ha il compito di educare le nuove generazioni, è un luogo in cui nelle diversità e nelle differenze si condivide l’unico obiettivo che è la crescita della persona. L’educazione alla convivenza civile e democratica è elemento sostanziale per formare ed educare i giovani di oggi ad una cultura ambientale consapevole.

Il fumetto, mezzo di informazione e sensibilizzazione contro l’alibi della negligenza, trasmette sia ai più piccoli che alle loro rispettive famiglie il dovere civico di collaborazione per il benessere del pianeta. Uno degli obiettivi che si prefigge è quello di fornire elementi di conoscenza per educare alla fruizione, al rispetto ed alla tutela del patrimonio comune naturalistico – storico – archeologico.

Il testo narra come la città di Palermo si possa trasformare negativamente, se ognuno di noi nel suo piccolo non avvii un processo di cambiamento e mutamento al fine di salvare il salvabile.

Purtroppo, tutte le iniziative e attività avviate fin ad oggi si sono rivelate esigue al cospetto di un’emergenza che incombe ogni giorno di più nella società civile.

L’impegno nel cambiamento dello stile di vita, è un mutamento che costa sempre un po’ di fatica, favorisce il consolidamento nel paese di un modello di sviluppo consumistico che si è ormai dimostrato non essere premiante neanche per l’economia. Qui si gioca la partita principale e qui sta tutta la nostra preoccupazione. È molto rassicurante, infatti, nel brevissimo periodo, diffondere l’idea che i rifiuti sono una risorsa, perché si possono bruciare, senza problemi e anzi producono

energia, piuttosto che denunciare le cause e gli effetti di ogni azione. La crisi che incombe sta disegnando un contesto inedito, che minaccia sofferenze e impoverimento nel Sud e nel Nord del mondo, ma pone in campo anche nuove domande e obbligherà a cambiare.

Per affrontare la gravità della crisi ci vorrebbe una grande capacità di guardare il paese con occhi nuovi e capaci di immaginare il futuro del domani.

L’A.N.A.S. con questa opera vuole offrire un contributo alla società ed in particolar ai giovani al fine di renderli consapevoli delle sfide e dei problemi che ci pone il futuro, e della necessità che ognuno di noi si impegni con comportamenti e azioni finalizzate a costruire un mondo migliore, dove vi sia un benessere diffuso e una qualità di vita sostenibile per tutti.

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