I 30 anni del Gambero Rosso

Gambero Rosso ha compiuto 30 anni, durate i quali ha raccontato storie di cuochi, vignaioli, artigiani ed esperti di ospitalità: un’intuizione che oggi, con una filiera agroalimentare che occupa circa il 20% sia in termini di Pil che di occupazione, si è dimostrata vincente.

Gambero Rosso è una casa editrice italiana specializzata in enogastronomia attraverso la pubblicazione di guide, trasmissioni televisive, formazione, riviste mensili e diverse applicazioni mobili; il suo nome deriva da “L’osteria del Gambero Rosso” dove il Gatto e la Volpe portarono a cena Pinocchio. L’avventura nacque nel 1986 quando Stefano Bonilli fondò, come allegato al quotidiano “Il Manifesto”, il primo Gambero Rosso: Bonilli fu tra i primi a farsi promotore della necessità in Italia di una filiera agroalimentare e trampolino di lancio all’estero delle molte eccellenze presenti nel nostro Paese.

Il Gambero Rosso ha contribuito in modo determinante a far conoscere l’associazione “ARCI Gola”, divenuta successivamente “Slow Food”, della quale lo stesso Bonilli fu uno dei firmatari del documento di fondazione.

Nel 1987 nasce la “Gambero Rosso Editore” che pubblica la guida “Vini d’Italia”, diventata in breve tempo una delle più autorevoli guide dei vini italiani, sia a livello nazionale che internazionale. Nel 1990 nasce la guida “Ristoranti d’Italia” del Gambero Rosso: anche questa diverrà ben presto una delle prime guide del settore, insieme con la Guida Michelin e L’Espresso. Nel 1999 il Gambero Rosso firma un accordo con Rai Sat, per la creazione di un canale tematico dedicato a cibo e vino; ad oggi Gambero Rosso ha cambiato editore e denominazione diventando “Gambero Rosso Channel” in onda su Sky . Gli anni recenti sono contraddistinti dallo sbarco del titolo in Borsa, avviato nel 2007 e conclusosi nel 2015 con la quotazione.

Per festeggiare i suoi primi 30 anni di vita, il Gambero Rosso ha organizzato una grande festa a Roma, con una cena interamente organizzata dallo chef Heinz Beck, durante la quale sono stati premiati trenta protagonisti dell’enogastronomia nazionale, scelti da alcune tra le più importanti firme del giornalismo enogastronomico italiano.

L’assenza di Stefano Bonilli ha velato di malinconia l’intera serata: il fondatore del Gambero Rosso è morto due anni fa, stroncato da un infarto, ma la storia del Gambero rimarrà sempre sua.

 

Valentina G.

 

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