Il nuovo governo guidato da Gentiloni

La scelta del presidente Mattarella è arrivata stamane dopo le consultazioni iniziate giovedì pomeriggio e terminate ieri: Paolo Gentiloni accetta con riserva l’incarico di formare un nuovo governo dal presidente della Repubblica definendolo un grande onore.

Gentiloni è un politico di lungo corso che ha fatto i primi passi nella sinistra extraparlamentare passando, poi, ad incarichi di prima linea a livello nazionale e culminati con il biennio alla guida del Ministero degli Esteri. Milita nel movimento ecologista dove si lega a Francesco Rutelli, diventando il suo portavoce quando Rutelli viene eletto sindaco di Roma; entra in Parlamento nel 2001 con la Margherita, di cui è tra i fondatori, e nel 2006 diventa ministro delle comunicazioni nel secondo governo Prodi. Quando il Partito Democratico muove i primi passi, Gentiloni è tra i soci fondatori; nell’ultima legislatura, entra in commissione Affari Esteri e questa esperienza lo favorisce per la nomina a ministro degli Esteri. Per la Farnesina il premier Renzi lo sceglie in quanto persona di fiducia e lì affronta numerosi dossier di politica internazionale. Costruisce un rapporto stretto con il capo della diplomazia americana John Kerry, rivendicando l’indissolubile legame tra Italia e Stati Uniti, ma allo stesso tempo tiene aperto il canale con il collega russo.

L’obiettivo del nuovo esecutivo è chiaro: “Accompagnare e facilitare il percorso delle forze parlamentari per arrivare a nuove regole elettorali”. Nel discorso tenuto subito dopo essere stato ricevuto dal presidente Mattarella, il premier ha precisato: “Per senso di responsabilità ci muoveremo nel quadro del governo e della maggioranza uscente”, questo a causa del netto rifiuto delle opposizioni a collaborare. Infine, dedica un omaggio all’ex premier Renzi, “si è dimesso, mostrando una coerenza che merita il rispetto di tutti”, prima di essere atteso dal presidente del Senato, Pietro Grasso, e la presidente della Camera, Laura Boldrini.

Sono queste ore decisive per la formazione del nuovo governo: l’ipotesi più accreditata è che torni al Quirinale lunedì con la lista dei ministri, per svolgere giuramento martedì; mercoledì potrebbe ottenere la fiducia della Camera e giovedì partire per il Consiglio europeo di Bruxelles.

Furibondo Salvini che definisce Gentiloni come “la fotocopia sfigata e inutile di Renzi”; critico Raffaele Fitto affermando che questa mossa sia “uno schiaffo agli elettori del 4 dicembre; Di Battista, definisce Gentiloni un “avatar di Renzi, l’ennesimo politicante di professione interessato a far perdere ai cittadini la loro sovranità”.

 

Valentina G.

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