“SELFIE ERGO SUM” specchio della società in cui viviamo, piaccia o meno.

Selfie-800x540Alzi la mano chi non sa cosa sia un selfie!

Specchio della società dell’immagine in cui viviamo, piaccia o meno, il selfie è uno strumento di comunicazione; una moda che sta prendendo sempre più piede e che, non a caso, risulta la new entry di maggiore successo nel vocabolario globale.

Ma cosa sono i selfie? Sono fotografie di se stessi che, tanto le persone comuni quanto i personaggi famosi, scattano con il cellulare e poi postano sui social network.

In sé, la parola “selfie”, uno slang per dire “autoscatto”, è stato uno dei neologismi più usati nel 2014 ed stato persino inserito nel prestigioso Oxford Dictionary.

 

Un tempo l’autoritratto era qualcosa di esclusivo, uno strumento a disposizione degli artisti visivi per raccontare la propria vita, i propri percorsi e i propri segni sul volto; adesso ciascuno è manager  attivo della propria immagine sociale.

 

La nascita e la diffusione a partire dai primi anni duemila di piattaforme quali Facebook e Instagram, e l’introduzione nel 2010 della telecamera frontale nell’iPhone 4 hanno reso il fenomeno particolarmente popolare.

Dai vip ai politici, da Papa Francesco agli amici a 4 zampe; in tutto il mondo vengono scattati milioni di autoscatti con il cellulare che in pochi secondi finiscono sul web per condividere con gli amici della rete momenti importanti, simpatici e non solo.

Quello pubblicato su Instagram da Miss Israele  con Miss Libano, ha scatenato una vera bufera; entrambe sono candidate al titolo di Miss Universo: lo stesso concorso ma non dalla stessa parte della barricata. Israele e Libano, nonostante il ritiro delle truppe nel 2000, sono infatti tecnicamente ancora in guerra e la scelta “di amicizia internazionale” non è piaciuta soprattutto ai libanesi, che hanno chiesto il ritiro della loro concorrente per essersi fatta fotografare con la miss “nemica”.

Le persone che si fanno selfie – spiega Giuseppe Riva, docente di Psicologia della Comunicazione e Psicologia e Nuove Tecnologie della Comunicazione presso l’Università Cattolica – rispetto a coloro che non se li fanno, appaiono più estroverse, più socievoli ed entusiaste, caratterizzate da elevate capacità sociali e al contempo più coscienziose,  con la tendenza a pianificare le proprie azioni piuttosto che ad agire di impulso“.

Ma il mondo è diviso in due: quelli del selfie e quelli a cui non viene mai in mente, mentre mangiano, parlano, incontrano un amico, piangono o aspettano qualcuno di prendere il telefono dalla tasca, metterlo sopra la testa, fare una smorfia e scattare. Sembra incredibile, ma anche questo pezzo di mondo senza autoscatti esiste.

Simbolo, secondo alcuni, di una generazione di narcisisti che cercano la propria identità attraverso l’autofabbricazione di frammenti di immagine, non ci resta che dire…

…SI SELFIE CHI PUO’!

 

di Valentina G.

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