Organizzato da A.N.A.S. zonale Reggio Calabria ad Ardore il primo Corso BLS FULL D

L’arresto cardiaco improvviso (o “morte cardiaca improvvisa”) è un evento che colpisce nel mondo occidentale centinaia di migliaia di personecorso blsd anas ogni anno. Una stima attuale conta circa 1 arresto cardiaco improvviso all’anno ogni mille abitanti.
Questo significa che nella sola penisola italiana (58 milioni di abitanti) vi sono circa 50 – 60 mila episodi ogni anno (137-164 episodi al giorno). Si tratta pertanto di un fenomeno di proporzioni vastissime e di grande impatto economico per la società, se consideriamo inoltre che circa 50 di questi coinvolgono individui con un età compresa tra 0 e 14 anni.
Molti dei casi di arresto cardiaco improvviso, coinvolgono soggetti in età ancora giovane ed attivi nella società che, se soccorsi correttamente, una volta superato l’episodio acuto possono avere davanti a sé una valida aspettativa di vita in termini di qualità e durata.
Alla luce di quanto già detto, è necessario che venga organizzata una risposta coordinata all’arresto cardiaco improvviso, al fine di garantire la sopravvivenza delle persone: questo si ottiene con la “catena della sopravvivenza”.
La “catena della sopravvivenza” descrive la serie di interventi la cui esecuzione strettamente coordinata e precoce può consentire la sopravvivenza delle persone colpite da arresto cardiaco improvviso.
La forza della catena, e quindi i risultati in termini di sopravvivenza, non dipendono solamente dai singoli anelli ma dal legame fra gli stessi: un tempestivo allarme al 118, una rianimazione cardiopolmonare precoce associata ad una diffusione capillare dei defibrillatori semiautomatici (DAE) ed al loro impiego, sono le chiavi di successo nel recupero di una vittima da arresto cardiaco improvviso.
Ecco quindi l’importanza “vitale” che rivestono questi corsi all’interno della società e della vita quotidiana.

 

Maria Valentina Pasta

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