Accompagnati da Antonio Lufrano, il portavoce della rete sociale Anas Italia, Attilio e Nicola sono arrivati mercoledì sera in stazione centrale con l’ambulanza della SSI, la loro odv. Nel vano sanitario, però, al posto della barella, venti sacchi a pelo pronti per essere regalati. “Ce li ha donati l’impresa Luigi Notari spa di Milano per volere del suo presidente Fabrizio Notari. La società ha acquistati per andare incontro alle decine di clochard che vivono intorno alla stazione”, spiega Lufrano, “e noi abbiamo fatto la nostra piccola parte organizzando la distribuzione aiutati dalle forze dell’ordine e dagli operatori di strada”.
I volontari Anas si sono dati un criterio in questa piccola iniziativa: consegnare l’utile dono a cominciare dai più bisognosi tra i bisognosi. Come Omar, avanti negli anni, magro come un chiodo. E soprattutto poverissimo: “Altri clochard gli hanno rubato nei giorni scorsi tutto quello che aveva, ma proprio tutto. Ce lo hanno raccontato le forze dell’ordine”, spiega Lufrano.
Soddisfazione arriva da tutta la rete per questo pomeriggio solidale. Spiegano Claudio Cugusi e Franco Giovagnoli, presidente e direttore generale della Protezione civile di Anas Italia: “E’ una piccola cosa ma il volontariato, per come lo intendiamo noi, ha la stessa dignità nei micro gesti come nelle imprese eclatanti. Tutto è nato quando una importante società di costruzioni milanese si è rivolta direttamente a noi e ci ha chiesto di fare qualcosa per i barboni della stazione centrale, che in questi mesi sfidano il gelo e non sempre riescono a risvegliarsi. Per ora abbiamo optato con questo acquisto e consegna di sacchi a pelo. Ci piacerebbe realizzare dei piccoli alloggi provvisori ma non è detto che sia possibile. Più avanti vedremo, in accordo con il Comune di Milano, se e come portare avanti il progetto”. Un sacco a pelo aiuta, il tetto di una piccola tenda riscaldata è meglio. (red)
