L’Umanità migliorerà davvero quando non saranno “pochi” a fare tanto, ma tanti a fare “un poco”

progetti1L’umanità migliorerà quando da individui diventeremo uomini consapevoli del nostro tempo, delle nostre capacità e del nostro compito. Il nostro benessere è il benessere di tutti. La nostra felicità è felicità universale. Ma come realizzare qualcosa che valga la pena di continui sforzi, prove, insuccessi, tentativi e sacrifici? Con l’unione. ‘L’uomo è un animale sociale. Le persone non sono fatte per vivere da sole’, diceva Seneca. Ed ecco la necessità di unirsi, il bisogno di confrontarsi. Ogni nostra piccola azione, anche se insignificante ai nostri occhi, può essere di vitale importanza per altri. Un punto di partenza da cui costruire un oceano di solidarietà, goccia dopo goccia. ‘L’uomo è un piccolo mondo’ (Democrito); un singolo può creare e distruggere mille uomini. E allora, perché non provare a fargli edificare, invece, una muraglia solidale? ‘Il significato di un uomo non va ricercato in ciò che egli raggiunge, ma in ciò che vorrebbe raggiungere’ (K.Gibran). Per questo è importante impegnarsi, credere in ciò che si fa. Se noi stessi non abbiamo fiducia nelle nostre capacità, non potremo pretendere che altri ne abbiano. Non scoraggiamoci. Puntiamo alla meta e dirigiamoci verso di essa con ottimismo e senso critico. Forse cadremo, già. Ma ci risolleveremo più forti di prima. Guardiamo sempre avanti e, con un occhio al passato, impariamo dagli errori commessi. Niente può insegnarci più di ciò che è stato. Aiutiamo sì, ma con consapevolezza. Immedesimiamoci in chi riceve e capiremo così, quanto sia importante anche un semplice sorriso, una parola di conforto. Tutto può scaldare gli animi di chi ci viene incontro speranzoso. Non basta mandare viveri ad ogni angolo della Terra se non diamo la possibilità a questi aiuti di proliferare, a questi fiori e piante di dare frutti. Un proverbio cinese dice: ‘Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita’. A volte, prendiamo la via più semplice, la più conveniente per noi ma non è detto che lo sia anche per gli altri. Ogni piccolo gesto porta in sé semplicità, ma è un mattone che andrà a costruire un mondo migliore. Lasciatevi guidare dal cuore in questo donare spontaneo. Niente di più bello v’è nel dare, senza dover ricevere e, soprattutto, nel donare in piena libertà. Solidarietà, unità, uguaglianza, fratellanza e amore non lasciamo che restino parole e concetti filosofici astratti ma trasformiamoli in piccoli gesti che arricchiscono il nostro vivere comune e che diano un senso al quotidiano sempre più arido e sterile. Abbandoniamo l’individualismo, dimentichiamo l’ego, l’Io che ci governa. Non più egoismo ma altruismo. Non soltanto noi nel mondo ma una schiera di persone unite nell’universo.
‘Nelle grandi cose, gli uomini si mostrano come conviene loro mostrarsi; nelle piccole, come sono’ (Chamfort).
E ricordate: ‘L’uomo veramente grande è colui che fa sentire grande ogni altro uomo’ (G. K. Chesterton).

Sonia Pozzoni

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