L’On.le Aldo Carcaci con la delegazione Belga ha incontrato il Presidente della Siria Assad ed ha visitato i luoghi

Una delegazione Belga si è recata in visita in Siria per constatare la situazione sul territorio a seguito delle vicende che ha visto il paese oggettobelga mpp aldo  assad di violenti scontri e, nello stesso tempo ha incontrato il Presidente della Siria Bashar al Assad.

L’on.le Aldo Carcaci, componente della delegazione,  intervistato telefonicamente dalla Redazione, al fine di aver contezza della situazione in Siria ed in particolare ad Aleppo,  ha riferito: che il quartiere est, di Aleppo,  è completamente distrutto mentre tutto il resto della città non ha subito  particolare violenza bellica e che, visitando i luoghi non sono giustificati ne tanti profughi Siriani in giro per il mondo ma, soprattutto, non è giustificabile l’embargo dei medicinali, verso la Siria, in un momento in cui servirebbero prodotti vari ed in particolare medicine per aiutare la popolazione malata e vittima di un “teatro internazionale”.

L’embargo, anche dei medicinali ,ha dichiarato il portavoce dell’associazione A.N.A.S. (Associazione Nazionale di Azione Sociale) è un crimine tanto quanto quello  di guerra. Significa infatti far morire tanti innocenti, donne  e bambini, che nulla hanno a che fare con la guerra e con la politica internazionale e, conseguentemente significa, attentare alla salute dell’uomo  che, non puo essere giustificato da alcun atto o fatto . Come è noto,  la nostra costituzione ha consacrato la salute dell’uomo, come diritto inalienabile, e pertanto  il diritto alla salute è un diritto non oggetto di negoziazione. Pertanto l’Italia non dovrebbe partecipare a tali crimini e dovrebbe togliere l’embargo degli aiuti alle popolazioni teatro, loro mal grado, di guerre per ragioni politiche ed internazionali, ed inviar medicine e quant’altro di necessario per sostenere e salvare donne e bambini da catastrofi annunciate.

Ci si augura, ha concluso il portavoce dell’ANAS, che gli stati a democrazia avanzata prendano in esame il diritto inalienabile della vita – consacrato in tanti documenti ma dimenticato da tanti  – e conseguentemente adottino negli embarghi quegli accorgimenti che servano a salvare quante piu vite umane possibili e soprattutto donne e bambini.

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