La Globalizzazione ha creato, negli anni, una forzata migrazione dei popoli e di cultura verso l’area mediterranea

pescaffffL’A.N.A.S. – Associazione Nazionale di Azione Sociale, da sempre sensibile alla promozione di tutte le attività sociali e culturali volte allo sviluppo e consolidamento di una Società libera ed integrata nelle sue diversità culturali, religiose ed economiche, avendo già promosso e patrocinato numerose iniziative sociali e culturali, rivolte sia ai cittadini italiani che a quelli stranieri, intende rinnovare la propria azione di integrazione culturale tra i popoli.

La “globalizzazione”, nella sua accezione più ampia e quindi non esclusivamente legata ai soli aspetti economici, ha prodotto negli anni una forzata migrazione dei popoli e quindi di diverse culture, verso paesi stranieri in cui poter stabilire un proprio “centro d’interessi” economici e non solo.

L’Italia, da sempre abituata ad essere un paese di emigrazione, si pensi ai numerosi connazionali partiti per “cercar fortuna” verso nuove nazioni o anche verso nuovi continenti, è negli ultimi anni al centro di un fenomeno di immigrazione senza precedenti; infatti forse a causa della sua posizione geografica strategica, forse per la sua proverbiale disponibilità all’accoglienza o forse solo per l’illusione di poter offrire una vita migliore, la nostra Nazione accoglie numerosi immigrati provenienti soprattutto da quasi tutti i paesi dell’area mediterranea con particolare preminenza delle popolazioni di cultura araba/musulmana.

La Sicilia in questo “gioco” di ruoli, abituata storicamente alla pacifica convivenza con differenti culture, la fa da padrona, costituendo il primario posto di frontiera nel Mediterraneo.

Oggi l’ANAS, con numerose iniziative culturali ed economiche, come ad esempio il banco della solidarietà, contribuisce a fornire sostanziali aiuti alle famiglie più bisognose, riscontrando sempre di più l’aumento di persone appartenenti a culture e nazionalità diverse da quella italiana.

L’Associazionismo contribuisce alla diffusione di idee e principi, come ad esempio la solidarietà, ma anche l’integrazione culturale, che oggi forse più di ieri, appaiono come baluardi di una pacifica e libera convivenza tra i Popoli; come è noto l’ANAS ha rapporti con tutte le forze politiche, religiose e sociali, senza alcuna discriminazione né per origine, né per fede religiosa e respinge con vigore ogni forma di violenza.

I soci ANAS ed i suoi sostenitori, fanno propri e propugnano i principi indicati nella Costituzione della Repubblica Italiana e nella Carta dell’ONU dei diritti umani, credendo in tal modo nell’azione di eliminazione di ogni barriera culturale, religiosa ed economica tra le genti e per tale ragione si prefiggono l’obbiettivo di promuovere ogni iniziativa atta al raggiungimento di tali scopi.

La conoscenza “dell’altro”, sia esso italiano o straniero, sia esso cattolico, musulmano o di altra confessione religiosa, necessita comunque di uno studio e di un approfondimento finalizzato ad un miglioramento dei rapporti interculturali e quindi ad una convivenza pacifica e proficua tra soggetti differenti.

Sempre più spesso si sente parlare di uguaglianza tra i popoli, di similitudini tra le diverse culture, ma sempre meno spesso di affronta seriamente il tema della “conoscenza” dei nostri Fratelli, siano essi Cattolici o Musulmani, che realmente costituisce la linea di demarcazione tra la mera “sopportazione” e la reale “integrazione” e che diviene possibile solamente con la corretta conoscenza e quindi interpretazione delle diverse culture e delle usanze o ancora più semplicemente con la corretta decodificazione della simbologia culturale che ogni popolo ha e che forse, se correttamente interpretata, consentirebbe una sincera quanto efficace convivenza.

Orbene, “tutti siamo uguali innanzi alla legge” ed in questa definizione asettica del concetto di uguaglianza, in ogni Nazione, l’Italia in testa, ci si riconosce tolleranti, credendo che la legge e quindi tutti i diritti da essa tutelati, bastino alla integrazione tra gli appartenenti a culture e civiltà differenti. Così non è, infatti, limitarsi a riconoscere un’uguaglianza meramente formale, può bastare per una pacifica convivenza, ma nella sostanza non consente una reale quanto necessaria integrazione culturale pur nel rispetto delle proprie diversità. L’ANAS intende quindi andare oltre il semplice principio di tolleranza ed uguaglianza formale, promuovendo uno studio approfondito delle differenti culture che oggi incontriamo sempre con maggiore frequenza nel nostro Paese, cercando di comprendere e far comprendere le concrete particolarità delle differenti culture, così da favorirne l’accettazione ed il pieno e consapevole rispetto. A tal proposito saranno avviate delle iniziative volte alla comprensione del fenomeno “immigrazione”, avendo come punto di partenza lo studio e la corretta interpretazione di tutto ciò che rappresenta e caratterizza le culture diverse dalla nostra, come ad esempio il Corano, che costituendo il pilastro principale della cultura araba/musulmana, deve essere meglio compreso per scongiurare diffidenze e quindi pericolose strumentalizzazioni che inevitabilmente produrrebbero delle forti incomprensioni nei riguardi di individui oggi più che mai presenti nella nostra società.

In conclusione, l’ANAS si farà, come sempre, promotrice delle succitate iniziative, confidando nella sensibilità dei suoi associati e sostenitori, con l’augurio che tale ulteriore servizio socialmente utile, possa essere presto condiviso da nuovi sostenitori che come noi credono nell’uguaglianza dei popoli e nella necessità di una integrazione culturale più profonda.

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