La drammatica situazione dei civili ad Aleppo

La paura che ad Aleppo hanno molti sopravvissuti alla guerra è quella di finire in carcere: le forze del regime e i loro alleati, nella continua ricerca dei ribelli, arrestano e interrogano chiunque trovino.

A quanto riportato da diverse notizie raccolte dalle Nazioni Unite, centinaia di persone tra i 30 e i 50 anni sarebbero scomparse nel nulla dopo aver attraversato la prima linea del fronte per andare nei territori già sotto il controllo del regime.

Più di 10mila civili sono fuggiti dai quartieri orientali di Aleppo, in Siria, nelle ultime 24 ore e hanno raggiunto i settori sotto il controllo del governo: lo ha reso noto l’Osservatorio siriano per i diritti umani.

Nei giorni scorsi diverse centinaia di civili, in particolare quelli bisognosi di cure mediche, sono stati portati fuori da Aleppo Est, nelle zone controllate dal regime, ma è ancora troppo poco in virtù della crisi umanitaria: sono almeno 500 le persone che necessitano di essere evacuate immediatamente per ragioni mediche e come ha affermato alla stampa Jan England, segretario generale del Consiglio norvegese per i rifugiati, “nei miei 50 anni di negoziati umanitari non ho mai fatto tanta fatica e non ho mai visto tanti sforzi finire nel nulla nel tentativo di portare sollievo alla popolazione e far evacuare gli sfollati”.

Oggi, con buona parte di Aleppo riconquistata dai lealisti, l’ufficio dell’ONU per i diritti umani parla di ancora 100.000 persone rimaste in zona di guerra ma il numero è impossibile da valutare.

Nelle ultime 24 ore, scrive il New York Times, oltre 10.000 persone hanno lasciato le zone ancora controllate dai ribelli.

Alcuni, non arrestati, sono stati forzatamente arruolati.

 

Valentina G.

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