E’ molto difficile esprimersi quando tanti, troppi ricordi affollano la memoria, quando lo stato d’animo è affannato, quando l’emozione non accenna a placarsi. Salvatore Crispi ha inciso in modo determinante nella mia vita così come in quella di tutti noi. Il Coordinamento handicap Sicilia è uno dei suoi capolavori. Palermo, l’intera regione Sicilia e il mondo della disabilita possono contare su quelle Leggi, invero spesso disapplicate, perché Salvatore ha saputo imporle sulla scena con caparbietà, con autorevolezza e spendendosi con tutte le sue forze fisiche. Questo nessuno potrà e dovrà mai dimenticarlo.
Noi tutti abbiamo presente come se fosse qui con noi con quanta energia, con quanta lucidità e determinazione, con quanta generosa dedizione e con quale carisma, Salvatore riusciva a trasmettere le sue intuizioni, le use idee su come cambiare, su come aiutare la politica, le Amministrazioni per consentire una vita piena, cosciente e degna di essere vissuta dai disabili siciliani tutti. Fu capace, grazie alla sua caparbietà, di fondare il Coordinamento handicap, fucina di idee e proposte per tutte le amministrazioni, capace di farsi ascoltare e mettere insieme le svariate associazioni, che spesso, purtroppo, nell’egoismo tipico di queste, preferivano agire isolatamente come se un handicap fosse più o meno importante di un altro. Mi piace però sottolineare anche la sua punta di diamante, il suo coraggio. Il coraggio di intraprendere progetti a prima vista impossibili, talvolta privi di ritorni immediati ma proiettati nel futuro, il coraggio di non arrendersi mai di fronte agli ostacoli anche se apparentemente insuperabili ma soprattutto il coraggio di non adagiarsi mai sugli allori dei molti successi raggiunti ne scoraggiarsi nelle sconfitte, ma di continuare a lottare per fa crescere la consapevolezza e per affermare i diritti di tutte le persone disabili e non in Sicilia. Di questo coraggio, derivazione di una intelligenza rara e profonda, c’è ancora tanto bisogno. Ci mancherai Carissimo Salvatore, mi mancherai e ci mancherai tanto. L’emozione si fa sentire troppo, perché il dolore e la tristezza premono, e allora devo concludere. Voglio farlo – e mi sembra significativo e appropriato ricordarti con la tua solita risata, quando venivo a trovarti a casa per un consiglio o per lanciare qualche denuncia, quando io gridavo anche in pubblico contro qualcosa o qualcuno tu abbassavi lo sguardo facevi di si con la testa e poi mi zittivi con la tua calma e le tue proposte, ti ricordo per tutte le volte che sono venuto per portarti qualcuno che aveva bisogno dei tuoi consigli in qualche modo sentendomi un tuo guerriero nella mischia politica. Al rito della tua sigaretta non venivo esentato, ti dicevo sempre “fumi troppo” e tu con il tuo sorriso e chinando il capo, con gli occhi mi facevi comprendere che non sarebbe stata certo una sigaretta a portarti via da noi. Ci lasci una difficile eredità tante cose da fare sul fronte della disabilita, per attestare i diritti di tutti noi e per questo motivo io spero che il Coordinamento Handicap non solo possa continuare nella sua opera ma che con l’aiuto della Regione Sicilia, che tanto ti deve, possa diventare una Fondazione che continui nella tua meritoria opera. Nel contempo, e di questo mi faro portavoce, la città di Palermo dovrà ricordarti, mi piacerebbe che lo facesse come ti ricordiamo noi con la tua carrozzina e il cappello, magari in una affollata Piazza di Palermo, in mezzo alla gente con il tuo sorriso per sempre. Riposa in pace caro Salvatore, che la terra ti sia lieve.