A.N.A.S. consiglia per questa estate la riscoperta delle più belle mete sconosciute del Belpaese

L’A.N.A.S. consiglia una sana vacanza all’insegna del relax e della bomarzo_1riscoperta dei fantastici tesori nascosti disseminati in tutta la nostra penisola. Sono infatti innumerevoli le perle italiane sconosciute ai più e meritevoli di essere visitate; abbandonate quindi le classiche mete battute dai turisti e immergetevi alla riscoperta di meraviglie che vi mozzeranno il fiato.
Troverete qui di seguito un dettagliato elenco di alcune delle bellissime mete sconosciute del Belpaese.
Vallone dei Mulini, Sorrento: in questa valle della penisola Sorrentina la vallone-dei-mulininatura si è impadronita di un vecchio luogo abbandonato. Il vallone dei Mulini è quel che resta di uno dei 5 valloni intorno a Sorrento. Il clima umido, causato dalla totale chiusura di questa valle, ha favorito la crescita di piante molto particolari.
Castello di Sammezzano, Reggello (Fi): un suggestivo castello moresco si nasconde a Reggello, in provincia di Firenze. Il Castello venne realizzato nel 1605 dalla famiglia Ximenes d’Aragona. Circondato da uno spettacolare giardino, il Castello è semi abbandonato.
Parco dei mostri di Bomarzo, Viterbo: un posto unico dove i miti e la mitologia, i mostri ed i personaggi della letteratura diventano creature di pietra e ricoperte da muschio. Si trova poco distante da Viterbo. Si narra che il parco venne costruito per volere del Principe Pier Francesco Orsini nel 1500 per consolarsi dopo la prematura morte della moglie Giulia Farnese.
Sant’Agata De’ Goti, Benevento: si trova nella Valle Caudina, alle falde del Monte Taburno e al confine con la provincia di Caserta. Il paese medievale è uno scrigno appoggiato su un rilievo di basalto, con il quale si confonde.
Curon Venosta, Lago di Resia: quello che spunta dal Lago di Resia è il lago-di-resia_1campanile della chiesa dell’antico villaggio di Curon che oggi non esiste più. Il paese di Curon è oggi sommerso e si trova sotto il Lago Artificiale di Resia.
Cascata delle Marmore, Umbria: si tratta di una delle cascate più alte d’Europa. Intorno alla cascata aleggia una leggenda, una ninfa di nome Nera si innamorò di un bel pastore: Velino. Ma Giunone, gelosa di questo amore, trasformò la ninfa in un fiume. Allora Velino, per non perdere la sua amata, si gettò a capofitto dalla rupe di Marmore. Un salto, destinato a ripetersi per l’eternità, quello del fiume Velino nel Nera, ovvero la Cascata delle Marmore.
Civita di Bagnoregio, Viterbo: tra i borghi più belli d’Italia, è soprannominata la città che muore perché, costruita sul tufo e con il tufo, i suoi contorni sono destinati all’erosione perpetua. Al paese, dove oggi abitano solo 15 persone, si accede esclusivamente attraverso un ponte pedonale.
Laghi di Marinello, Tindari – A Tindari esiste una spiaggia bianca e dorata laghi-tindartipercorsa da laghi di acqua salata che cambiano forma con il vento.
Necropoli etrusche di Tarquinia – A Tarquinia ci sono oltre 6 mila tombe scavate nella roccia ed affrescate. Gli affreschi etruschi colorano una città sotterranea dedicata agli estinti fatta di corridoi, piazzette e strade.
Grotte di Pantalica, Siracusa: si tratta di pareti calcaree a strapiombo scavate millenni fa da popoli italici di cui si sa poco o niente. A Pantalica l’archeologia si confonde con la natura e la storia con il mistero. Gli studi dimostrano comunque che il complesso sistema di grotte era una necropoli.
Bova, Calabria: situato ad oltre 900 metri di altitudine con panorama sul mar Ionio è uno dei borghi più belli d’Italia. E’ inoltre il centro più importante dei paesi che costituiscono la cosiddetta area grecanica dell’estremo Sud della provincia di Reggio Calabria in cui gli anziani, ancora oggi, parlano il greco.

Per maggiori info scrivere una mail all’indirizzo turismo@anasitalia.org

 

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