Record del 2016 per le morti famose

Il 2016 è stato un anno di grandi perdite nel panorama artistico, musicale, cinematografico e non solo: la morte di un personaggio famoso lascia sempre il segno negli animi degli spettatori, perché nonostante la distanza affettiva, la perdita di un’icona di riferimento, per un fan, è la perdita di qualcuno che lo ha accompagnato negli anni e, talvolta, persino nel periodo della crescita.

Da inizio anno, il 10 di gennaio, un duro colpo al cuore per i patiti della musica: il Duca Bianco, il grandissimo David Bowie, inserito al 23º posto nella ambita lista dei 100 migliori cantanti di sempre, molla dopo 18 mesi di dura battaglia contro il cancro; a poco più di una settimana dalla scomparsa di Bowie, il 18 di gennaio, se ne va Glenn Frey, membro fondatore e cantante degli Eagles, stroncato da un’artrite reumatoide complicata da una polmonite; anche il cinema italiano piange importanti scomparse e la prima avviene il 6 del mese, quando se ne va la novantenne Silvana Pampanini, negli anni ’50, era una delle attrici leggere più richieste dell’epoca; dopo la Pampanini, ecco la scomparsa dell’attore Franco Citti, classe 1935, che aveva esordito con Pier Paolo Pasolini nel 1961; il 14 di gennaio, muore anche un famoso attore inglese, Alan Rickman, 69 anni, noto per essere stato l’interprete di Severus Piton, in Harry Potter e che aveva ricoperto sul grande schermo tantissimi altri ruoli; il 28 gennaio a venire meno è uno deglieroi di Woodstock: Paul Kantner, leader dei Jefferson Airplane, e e fondatore dei Jefferson Starship deceduto a 74 anni in seguito a un attacco cardiaco; il 6 marzo muore Nancy Reagan, amata ex first lady americana ed ex attrice di Hollywood; l’8 marzo muore il produttore dei Beatles, Sir George Martin; il 16 marzo muore “Frank” Sinatra Jr, cantante e attore statunitense, secondogenito di Frank Sinatra; il 30 marzo, a 57 anni, muore Gianmaria Testa, cuneese, definito “il cantore degli ultimi”; il 31 marzo scompare Giorgio Calabrese, noto autore di bellissime canzoni italiane; il 21 di aprile arriva una notizia che scuote tutto il mondo della musica: muore Prince, cantautore, polistrumentista, compositore, produttore discografico, ballerino, musicista, arrangiatore, paroliere, attore, regista, sceneggiatore, showman ed imprenditore statunitense di prima grandezza, che aveva raggiunto l’apice del successo soprattutto negli anni ottanta e novanta e i motivi della sua morte restano controversi; il 17 maggio muore l’attore e cantante Lino Toffolo, noto cabarettista, era uno dei “ragazzi” nati nel famoso Derby, locale di Milano che a tanti comici ha dato i natali; il 27 giugno il cinema italiano subisce un’altra gravissima perdita e viene a mancare Bud Spencer, nome d’arte di Carlo Pedersoli, che aveva raggiunto il successo in coppia con Terence Hill; il 22 luglio scompare Franca Faldini, attrice, giornalista e scrittrice, nota per essere stata la compagna di Totò; il 31 Luglio si porta via la grande Anna Marchesini, attrice, comica, doppiatrice, scrittrice e imitatrice italiana che con Tulio Solenghi e Massimo Lopez aveva fondato il Trio, gruppo comico di grande successo; il 3 di giugno lo sport mondiale piangeva una perdita gravissima, quella di Muhammad Ali, nato Cassius Marcellus Clay Jr., pugile statunitense, tra i maggiori e più apprezzati sportivi della storia; il 29 agosto si è spento a 83 anni l’attore Gene Wilder, pseudonimo di Jerome Silberman e famoso ai più per aver interpretato il Dr. Frankenstein nel film comico Frankenstein jr.; il 22 settembre muore Gian Luigi Rondi, critico cinematografico di grande spessore; il 29 settembre è stata la volta di Laura Troschel, nota cabarettista, famosa anche per essere stata per lunghi anni la moglie di Pippo Franco; il 13 ottobre è venuto a mancare Dario Fo, premio Nobel per la letteratura, controverso attore italiano, famoso per i suoi testi di satira politica e sociale; il 24 ottobre si è spento Pete Burns, cantante pop dance anni ’80, frontman dei Dead or Alive; il 26 di ottobre, a seguito di una lunga malattia, se n’è andato Luciano Rispoli, giornalista e noto conduttore TV; il primo novembre è scomparso Massimo Mongai, scrittore romano morto a 66 anni, divenuto noto come autore di fantascienza umoristica; Il 7 novembre si è spento, dopo una lunga malattia, Franco Nisi, a 59 anni, “volto” storico di Radio Italia; il 7 novembre muore in seguito a una caduta in casa, l’82enne Leonard Cohen, cantautore, poeta, scrittore e compositore canadese; l’8 novembre l’oncologo e politico italiano Umberto Veronesi muore stroncato da uno di quei tumori contro cui ha combattuto per tutta la vita; il 25 novembre a Cuba si è spento Fidel Castro il leader comunista aveva 90 anni; l’8 di dicembre, se ne va John Glen, astronauta, aviatore e politico statunitense che fu il primo statunitense a entrare in orbita attorno alla Terra; il 22 dicembre è venuta a mancare Franca Sozzani, storica direttrice di Vogue Italia, classe 1950, si è spenta a 66 anni dopo una lunga malattia; il 25 dicembre è morto, a seguito di un’overdose di eroina, George Michael, mito del Pop; il 27 dicembre muore Carrie Fischer, la principessa Leila di Guerre Stellari, colpita da un infarto durante un volo aereo; il 28 dicembre se ne va la madre di Carrie Fisher, Debbie Reynolds, famosa attrice degli anni ’50; il 29 dicembre, all’età di 82 anni, è morto William Salice, inventore dell’ovetto Kinder.

Personalità le cui biografie hanno segnato un confine, un prima e un dopo, personaggi che hanno inventato un nuovo pezzo di storia collettiva ma cambiando anche il nostro immaginario individuale.

Si ha la sensazione che il 2016 bisestile sia stato particolarmente funesto per le celebrities, ma probabilmente la percezione comune è anche influenzata da Internet: solo dieci anni fa la condivisione e la permanenza delle notizie e dei lutti passavano per meno canali e venivano “vissute” più rapidamente; oggi la morte di un personaggio famoso è diventata una sorta di format della condivisione online.

Molti personaggi famosi che sono morti nel 2016 appartengono alla cosiddetta generazione del “baby boom”: sono nati, cioè, tra il 1946 e il 1964, quando, a seguito della Seconda Guerra Mondiale, la popolazione del pianeta è cresciuta sensibilmente.

La figura della rockstar, ad esempio, compare solo a partire dagli anni Sessanta, prima i cantanti celebri erano una rarità; questo significa che oggi sono anziane una quantità di star che prima il mondo non aveva.

 

Valentina G.

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