Valori come l’educazione, il rispetto per l’altro ed il galateo fanno la distinzione sotto tutti i profili

Sempre piu spesso si ascolta un linguaggio non consono al luogo, all’incarico ed alle funzioni. Le ragioni indubbiamente che portano ad utilizzare questo linguaggio possono essere tante, ma di certo non, per noi, non sono giustificabili. Rappresentare il popolo sia con un incarico politico o amministrativo consegue assumere sia sotto l’aspetto formale che sostanziale un contegno decorso che non puo non passare attraverso la conoscenza del galateo istituzionale.

Indubbiamente tutto ciò passa attraverso un livello culturale tale da darci la dimensione spazio tempo, cioè  quei confini della dimensione di dove un soggetto si trova: sia come posizione spaziale (casa, ufficio, vacanza ecc) che istituzionale (incarico politico o amministrativo). Oggi, si ha la sensazione che per molti la globalizzazione significhi l’abbattimento della dimensione spaziale, come se il mondo fosse piatto, prima di tutto culturale, casa o ufficio, con gli amici o in rappresentanza sempre lo stesso linguaggio “volgare e privo di contenuti” nella convinzione di accattivare la simpatia del popolo. Serve recupera la dimensione umana e spaziale che passa attraverso la cultura, casa e ufficio non sono lo stesso posto.

Per questo motivazione nasce una rubrica legata alla formazione – galateo istituzionale – “come mi sarei comportato se fossi stato al loro posto”. Ed è questa la prima motivazione per cui la redazione del quotidiano si è arricchita di altre due colleghe.

Il direttore nel ringraziare le colleghe per avere accettato l’incarico ha precisato “non volgiamo insegnare   niente a nessuno, ma vogliamo dare quel piccolo contributo per creare le basi affinchè non perdano quei valori della grande civiltà che si chiama Italia ed Italiani”

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