Proposta del Papa sul diaconato femminile

Papa Francesco ha annunciato che istituirà una commissione di studio sul diaconato femminile ritenendo che le donne diacono siano “una possibilità per oggi”; ha dato l’annuncio in Aula Nervi nel corso dell’incontro con 900 superiori generali degli istituti religiosi femminili di tutto il mondo.

La possibilità di un donne preti e vescovi era già stata valutata durante il Pontificato di Giovanni Paolo II, ma la questione fu chiusa con un “No” secco nel 1994.

Secondo il cardinale Carlo Maria Martini, il documento papale risalente al 1994 “non ammetterebbe replica, né riformabilità”; ma malgrado quel “no”, per il porporato c’erano però ancora possibilità perché il discorso sul ruolo della donna avrebbe potuto continuare a partire dal diaconato, argomento che il documento non menziona e quindi non esclude.

Secondo Papa Francesco, “la Chiesa deve coinvolgere consacrate e laiche nella consultazione ma anche nelle decisioni, perché ha bisogno del loro punto di vista. E questo crescente ruolo delle donne nella Chiesa non è femminismo: la corresponsabilità è un diritto di tutti i battezzati, maschi e femmine”.

Il diaconato infatti è il primo grado dell’ordine sacro, seguito dal sacerdozio e dall’episcopato; i diaconi possono amministrare alcuni sacramenti, dal battesimo al matrimonio, su delega del parroco, e l’impartizione di benedizioni di persone, luoghi e oggetti.

In alcuni paesi ci sono intere regioni nelle quali sostituiscono ormai i sacerdoti nella guida delle comunità parrocchiali.

L’apertura prefigurata da Papa Francesco avvicinerebbe la Chiesa Cattolica a quella anglicana dove ci sono donne preti e vescovi; al Sinodo si era parlato di questo “tema audace” con l’intervento del reverendo Jeremias Schroder, arciabate presidente della Congregazione benedettina di Sant’Ottilia.

Il cardinale Walter Kasper, fine teologo e già presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, anni fa lanciò la proposta di una “diaconessa parrocchiale” (una figura nominata non attraverso il sacramento ma con una benedizione): “La cosa sollevò tante divisioni” sostiene Kasper “le stesse divisioni e resistenze che ci saranno anche oggi. Sono molti i contrari al diaconato delle donne perché molti pensano che possa essere l’anticamera dell’ordinazione presbiterale”.

Il principale argomento per il “no” al sacerdozio femminile è l’assenza di donne nel cenacolo al momento dell’istituzione dell’Eucaristia.

Al momento, comunque, non ci sono certezze e quello commissionato da Papa Francesco è soltanto uno studio su questa figura che potrebbe servire, in futuro, a una decisione ufficiale della Chiesa.

 

 

Valentina G.

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