Messina: Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto eseguono fermo di un cittadino straniero accusato di violenza sessuale nei confronti della moglie

I Carabinieri di una Stazione Carabinieri nel comprensorio barcellonese e del Nucleo Operativo della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno portato in carcere un 36enne straniero, residente in un Comune della fascia tirrenica, per il grave reato di violenza sessuale nei confronti della moglie, una ragazza italiana poco più giovane. Il soggetto, nella giornata del 26.02.2015 èstato sottoposto a fermo di persona gravemente indiziata di delitto, emesso dai Sostituti Procuratori Dott. Fabio Sozio e Dott.ssa Federica PAIOLA della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto.Ieri si è tenuta l’udienza di convalida dinanzi al GIP del Tribunale di Barcellona, il Dott. PUGLIESE, che ha convalidato il fermo e ha disposto l’accompagnamento del fermato presso il carcere di Messina Gazzi. La vicenda inizia il giorno 26, quando la giovane italiana grazie al supporto della Dott.ssa Elvira Alessi, Presidente del Movimento Nazionale Antiviolenza di Messina, decide di recarsi nella Caserma di una Stazione Carabinieri della fascia tirrenica e raccontare il gravissimo episodio di violenza subito il giorno precedente da parte del marito, con il quale da tempo ha deciso concludere il rapporto. La donna racconta, non senza disagio e difficoltà, di essere stata raggiunta dal marito e di essere stata costretta con la violenza ad un rapporto sessuale completo. Immediatamente i militari che raccolgono la disperata denuncia si attivano per rintracciare l’autore della violenza che nel giro di poche ore viene individuato e portato in caserma. Gli esami medici successivamente svolti dalla donna hanno confermato l’avvenuta violenza e il Sostituto Procuratore Dott.ssa Paiola ha immediatamente disposto il fermo del soggetto straniero, per il concreto e attuale pericolo che lo stesso si desse alla fuga, avendo i propri legami nel paese d’origine. La gravità indiziaria sul conto del fermato ha trovato piena conferma non soltanto nelle dichiarazioni della donna, ritenuta dal GIP attendibile e credibile sia sul piano oggettivo che su quello soggettivo, ma anche per la corrispondenza del racconto della vittima raccolta dagli inquirenti e le lesioni subite. Il Dott. Pugliese, concordando pienamente con l’operato della Procura e dei Carabinieri di Barcellona P.G., ha convalidato il fermo e ha disposto l’accompagnamento del fermato al carcere di Messina. Il GIP ha tenuto conto nella sua disposizione dieminenti esigenze cautelari sul conto dell’indagato, in particolare circa il pericolo più checoncreto ed attuale della reiterazione del reato, alla luce della ricostruzione della complessa vicenda da parte dei Carabinieri. Infatti non sarebbe stato il primo episodio di violenza, quello subito e denunciato dalla giovane italiana.Sono al vaglio della Procura altre circostanze riferite dalla vittima dalle quali si evince il carattereviolento e spregiudicato dell’uomo.Lo stesso, condotto presso gli Uffici della Compagnia Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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