Le foto di Gigi Petix in mostra al museo del giocattolo alla Certosa sino a fine Giugno. Presentato il volume “Palermo Petix”

Arte in mostra a Palermo nel 1975 di Gigi Petyx_2E’ stato presentato ieri, 21 maggio, “Palermo Petix” il volume edito da Flaccovio che raccoglie alcuni degli scatti del noto fotografo Gigi Petix, curato dalle giornaliste Laura Grimaldi e Claudia Mirto. Una cornice d’eccezione ha fatto da sfondo alla presentazione: la Certosa di villa Butera sede del museo del giocattolo diretto da Pietro Piraino Papoff.

Una cornice scelta non a caso non  solo per la sua bellezza artistica ed architettonica ma anche perché ospiterà per oltre un mese la mostra fotografica di Gigi Petix curata dal figlio Igor dal titolo “Occhio di carne e di ferro” in cui vengono esposte 37 fotografie che vedono protagonisti i bambini, cui è appunto dedicato il museo del giocattolo, bambini di Palermo in pose di antichi giochi o momenti di vita che spaziano dagli anni 60 fino agli anni 80.

La mostra patrocinata dal Comune di Bagheria, che contiene diverse foto del volume “Palermo Petix”, potrà essere visitata gratuitamente sino alla fine di giugno 2015 negli orari di apertura del museo del giocattolo.

Alla presentazione sono intervenuti  Rosanna Balistreri, assessore comunale alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, Pietro Piraino, fondatore e direttore del Museo del Giocattolo ed i giornalisti Giuseppe Rizzuto e Daniela Tornatore oltre alle curatrici del volume e all’autore.

Il suggestivo volume è quasi un album di ricordi per immagini, oltre 160, la maggior parte in bianco e nero, che raccontano attraverso una fotografia che è più di cronaca che artistica  mezzo secolo di Sicilia.

Il volume è arricchito dalla lunga intervista a Gigi Petyx curata dalle giornaliste che per anni hanno lavorato l’una a L’Ora e l’altra al Giornale di Sicilia, Claudia MirtoLaura Grimaldi.

In 15 capitoli tra foto e parole viene raccontata l’opera di Gigi Petyx che ha fotografato con “occhio di carne e di ferro”, come dice la scrittrice bagherese Dacia Maraini nella prefazione del volume,  storie di vita ricche di espressioni fermate in uno scatto, in maniera estemporanea, a sintetizzare una storia così come i giornalisti fanno con le parole.

A commentare il volume dopo i saluti istituzionali dell’assessore Balistreri che ha voluto sottolineare il potere e l’importanza della memoria storica anche attraverso l’opera di fotografi come Petix, i giornalisti Daniele Tornatore e Giuseppe Rizzutto.

Delicata e commovente l’immagine regalataci da Daniela Tornatore nel suo intervento: “C’è una foto che avrei voluto che Gigi scattasse e che anche se non c’è io ho sempre davanti ai miei occhi quando penso a Petix: la foto di un padre con figlio (Igor Petix anche egli fotografo), sempre insieme, sulla vespa bianca, in giro. È la foto di un padre che insegna “il mestiere” al figlio”.

“Quasi mi rivedo io in quelle foto di bambini degli anni ’70 – spiega Giuseppe Rizzuto – non è un libro è un album di ricordi, un album che va custodito insieme agli album più cari di famiglia. L’approccio di Petix alla foto è un approccio giornalistico: coglie all’interno del fatto l’immagine che ne è simbolo, è la sintesi della storia e non tutti i fotografi sanno farlo”.

Gigi Petix ha seguito e anche fotografato la storia del Museo del Giocattolo sin dalla vecchia sede di via Bandiera” ha detto Pietro Piraino Papoff che ci ha tenuto a ribadire, cosa confermata anche dall’assessore Balistreri, che la sede del museo, la Certosa è aperta ad eventi come quello di ieri, ad ospitare manifestazioni di rilievo, soprattutto rivolte ai bambini, per la rinascita culturale di questa città.

 

 

 

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M.M.
Ufficio stampa
www.comune.bagheria.pa.it

Arte in mostra a Palermo nel 1975 di Gigi Petyx_2

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