La tonnara di San Vito è risultata la più amata in Sicilia, e la settima in Italia al sondaggio del Fondo Ambiente Italiano

Gtonnara-farorandissimo entusiasmo per la Tonnara del Secco a San Vito lo Capo, nelle due giornate dedicate dal FAI ai “Luoghi del cuore”. La tonnara di San Vito è risultata la più amata in Sicilia, e la settima in Italia al sondaggio del Fondo Ambiente Italiano: “Faremo il possibile per salvare questo posto, legato alla memoria più bella del paese” dice il sindaco di San Vito Matteo Rizzo, che a nome del Comune ha interpellato i curatori giudiziari del bene per valutare le possibilità di intervento. Le due “Giornate di primavera” del Fai alla tonnara del Secco hanno visto protagonisti i giovanissimi studenti delle scuole di Trapani, Paceco, Valderice, che hanno fatto da Ciceroni ai tantissimi turisti che hanno visitato i posti della pesca del tonno; unica nota stonata l’assenza degli studenti di San Vito lo Capo non coinvolti dalla scuola.

Ospite d’eccezione è stato l’ingegnere Ettore Plaja, oggi 96enne, ultimo proprietario e gestore della tonnara: a lui i giovani Ciceroni hanno chiesto notizie e  informazioni che hanno implementato la loro conoscenza della storia di questo impianto secolare. Rita Barraco, delegata Fai per la provincia di Trapani, è molto felice per l’ottimo successo della manifestazione: “Questo è un posto magico, speriamo che possa rivivere”. Tra poco arriverà in libreria il primo libro scritto su questa tonnara, curato da Ninni Ravazza che ha già scritto diversi volumi sulla pesca del tonno: “Una importante parte della nostra storia rivivrà nelle pagine del libro – dice il sindaco Rizzo – e sarà interessante ripercorrere il divenire del paese anche attraverso le vicende della tonnara”.

Alcuni giovani studenti hanno anche intonato gli antichi canti della tonnara accompagnati da una piccola orchestra di colleghi.

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