Giovanni Lo Porto un VOLONTARIO, molto colto, con un curriculum da “Burocrazia Castale”,

loportoGiovanni Lo Porto un VOLONTARIO, molto colto, con un curriculum da “Burocrazia Castale”, che invece di ambire a pretendere compensi da Casta, sceglie di conoscere il Mondo della Sofferenza e del  Disagio per eccellenza, integrandosi e donandosi a loro. Un “Drone deficiente” a “stella e strisce” lo colpisce e spegne la sua limpida luce in Terra per donarla al Cielo.

Dell’accaduto lo veniamo a sapere solo dopo quattro mesi. Tutto normale !! Siamo i Fratelli d’…America, quindi abbiamo l’onore di ricevere le scuse dalla Casa Bianca, ringraziamo, e a…..cuccia.

Dignità, rispetto, orgoglio, indipendenza e sovranità nazionale, rimangono comunque tutte belle parole che regolarmente si sciolgono nell’acido della realtà di una guerra globale, dove partecipiamo… ..inconsapevoli e smarriti.

Celebriamo l’ennesima Festa della Liberazione dal Fascismo con annessa la Libertà Condizionata.

Come Stato, alla ricerca di una sua politica internazionale autonoma, siamo perdenti naturali dal 25. Aprile. 1945 e da allora siamo sotto tutela, solo organici ad una  politica sempre subita e mai democraticamente autogenerata.

Solo noi non siamo riusciti a darci una veste autonoma di indipendenza politica effettiva tra gli sconfitti della Seconda Guerra Mondiale, come per esempio ha fatto la Germania. Infatti da allora, come abbiamo provato ad alzare la testa, magari per attuare una nostra politica nel Mediterraneo da condividere, siamo stati “schiacciati” e messi all’angolo.

Prima ha pagato il povero Moro, vittima delle Brigate Rosse, esordio del terrorismo,, dopo hanno pagato Craxi e Andreotti, vedi Sigonella e l’antesignano progetto di politica Mediterranea. Venendo a noi, è stato messo presto a cuccia il presuntuoso Cavaliere, come ha provato a fare una politica propria con i Paesi Arabi e Putin.

Morale dal 1945 siamo costretti ad essere usati e assoggettati alla politica imperialista americana, condannati ad essere sempre “caninamente” fedeli, umili, servitori al servizio di una politica globalizzata anglo-americana, che mostra falle attuative da decenni. Dieci anni fa si scelse di dare impulso alla Primavera Araba, che sembrava finalmente una nascita di civiltà democratica per i Paesi alla continua ricerca.

Con l’eliminazione coatta dei Governi in carica si è consentito il disastro di ogni controllo dei territori, solo per avvalorare il “falso scopo”, infatti senza programmare una continuità responsabile si sono create solo le condizioni per produrre in questi Paesi barbarie e sofferenze, a tal punto che la gente scappa per scegliere la fuga o , tanto peggio tanto meglio, la morte più sostenibile, cioè in mare. E per questo pagano gli scafisti, cioè i boia.

Oggi invece, alla luce dei fatti, cantiamo: ……  “Maledetta Primavera”, purtroppo non la canta la Goggi, ma migliaia di Persone, che negli ultimi dieci anni avevano coltivato la speranza di essere annoverati tra gli Esseri Umani, avendo dimostrato il coraggio di essere umani nella convivenza tra diversi e speravano in un processo di crescita economica in casa loro. Tapini !!!

L’unico modo e soluzione per fermare le fughe è aiutare a crescere i Paesi in via di sviluppo . Ma i big della globalizzazione, soprattutto America e Europa, non lo possono permettere, perché già loro sono in piena crisi, checchè ne dica lo “sviolinamento” mediatico della comunicazione. Fin quando permettiamo che ci siano disastri umani come il “Cimiterraneo”,

tristi “foibe acquatiche”, a cui rispondiamo solo con le “quote profughi”, parametrando e trattando le Persone ad una sorta di quote latte, pensiamo che dovremmo festeggiare sobriamente la Liberazione, e riflettere opportunamente sulla Libertà Condizionata Concessa.

Lo Porto e le relative “scuse Americane” ci servano per pensare alla nostra “democrazia apparente”.

Un ultimo tratteggio lo vogliamo fare sul cantante Gianni Morandi , che via web parallelizza gli “emigranti”, con la valigia e lo spago sulle navi per andare in America, ai disperati afro-arabi che pagano per morire. Evitando il commento banale sulla diversità, la speranza  e la prospettiva, possiamo solo capire l’iniziativa mediatica del “sempregiovane”, se questa “pensata” l’abbia escogitata magari per farsi chiamare da Renzi, in possibile ricerca di altri “cantanti”, magari per accompagnarlo nel prossimo viaggio da Obama e, a richiesta,  intonare alla scesa della scaletta dall’aereo:….”IN GINOCCHIO DA TE”!!!!!!!!!!!!!!!  Bene,  se così fosse ci sarebbe una  logica canora e…….. canina.

Questa è la nostra umile Volontaria analisi politica sul nostro attuale rapporto con gli yankee. Le scuse in ritardo ci fanno rabbia, infatti è la verifica della scarsa considerazione che  questi nutrono nei nostri confronti. D’altra parte, fin  da dopo Tangentopoli, ci hanno trattato prima da pagliacci inaffidabili, smascherando le scorribande tangentizie di Finmeccanica, e oggi possiamo solo sperare nel loro utile rapporto, solo se ci mostriamo “fedeli canini”.

La cooperazione tra intelligence ce la dobbiamo guadagnare, ancora siamo trattati da inaffidabili. Matteo lo ha capito e non vuole sbagliare, disattendendo  sulle promesse date, col rischio di tornare al ruolo di “pagliacci”. Non possiamo biasimarlo, meglio oggi fare i “fedeli canini” per poi meritarsi nel tempo un ritorno al rapporto di alleati con diritto di “ libera parola e azione”.

 

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