FENG SHUI: è vero che il benessere è scritto nella casa?

feng shuiIl Feng Shui (风水, fen sciuei) è un’antica arte geomantica taoista della Cina, ausiliaria dell’architettura, affine alla geomanzia occidentale; a differenza di questa prende però in considerazione anche aspetti della psiche e dell’astrologia anche se non esiste alcuna prova scientifica della fondatezza delle sue ipotesi.

 

Feng Shui significa letteralmente “vento e acqua”, in onore ai due elementi che plasmano la terra e che col loro scorrere determinano le caratteristiche, più o meno salubri, di un particolare luogo.

Le origini, per quanto incerte, appaiono antichissime e sono state scoperte delle tombe risalenti al Neolitico che sembrano seguirne i principi nella costruzione.

 

E’ un’arte orientale, che si propone di supportare l’architettura tradizionale nella progettazione delle abitazioni e nella scelta dei mobili per l’arredamento: gli spazi vengono organizzati in modo da creare una vera e propria armonia tra l’interno e l’esterno della casa.

I principi del Feng Shui tengono conto della presenza di campi magnetici ed energetici nella disposizione degli arredamenti. Scegliere di arredare la propria casa con consapevolezza, seguendo i principi e i consigli del Feng Shui, permette di trascorrere il proprio tempo in spazi gradevoli, confortevoli e ordinati.

 

Secondo i sostenitori, esisterebbero direzioni più propizie per le varie attività nella casa, nella vita, e nei viaggi, come anche la forma e il colore di mobili e di oggetti che hanno assonanze con i 5 elementi.

Ad esempio, secondo i principi del Feng Shui, una casa per essere ben costruita dovrebbe essere quadrata o rettangolare, con forma regolare; dovrebbe avere un drago verde ad Est (delle piante alte che proteggano questo lato); una tigre bianca ad Ovest (possono esservi anche da questa parte delle piante, ma più basse); una tartaruga a Nord (una collina o un grosso masso); la fenice rossa a Sud (può essere anche sotto forma simbolica, ad esempio un sasso con un filo rosso avvolto intorno).

 

Le linee guida su cui si basa questa antica arte sono:

1 – Ordine:  nel Feng Shui l’ordine è la prima regola; è bene liberarsi del superfluo in quanto l’accumulo di oggetti inutilizzati o in disordine impedisce il fluire delle energie positive e può creare delle situazioni di stasi in grado di influire negativamente sul benessere della vita domestica.  Bisogna potersi muovere in casa senza dover fare “salti ad ostacoli”: disordine in casa porta disordine mentale. Vanno aperte spesso porte e finestre per far circolare l’aria: un buon ricambio d’aria aiuta la casa a respirare meglio e quindi anche il nostro corpo fisico.

 

2 – Colori: la scelta non deve essere casuale e deve risultare adeguata ad ogni ambiente.

In salotto colori come il rosso o l’arancione facilitano la conversazione in famiglia o tra gli amici. Anche i colori della terra come beige e crema e le tonalità pastello favoriscono una sensazione di accoglienza e ospitalità. Possono andare bene anche tonalità accese di verde e turchese.

Nella camere da letto, il blu e il verde favoriscono il relax e il sonno ristoratore, mentre il rosa stimola il romanticismo e la passione.; sono quindi vietati i colori intensi.

In cucina,il giallo, stimola l’appetito e dona energia fin dall’inizio della giornata, a partire dal momento della colazione. Può andare bene anche il bianco abbinato al verde.

All’ingresso i colori ideali sono blu, verde, rosa con tonalità chiare e fresche.

In sala da pranzo via libera a verde, giallo, rosa e tonalità della terra.

In bagno si possono abbinare colori forti come il turchese o il rosso ma non colori come bianco o nero.

 

 

3 – Ingresso: la porta d’ingresso deve aprirsi bene e possibilmente per l’intero raggio: la nostra casa rappresenta il nostro corpo più grande e la porta la “bocca” attraverso la quale far entrare maggiore energia possibile. Va cambiato spesso il tappetino dell’ingresso: serve per migliorare la considerazione che abbiamo della casa, ci dà il benvenuto e quindi ci aiuta ad avere maggiore considerazione di noi e del nostro spazio; non va messo mai uno specchio di fronte alla porta d’ingresso: entrando ci si specchia e il messaggio che si riceve è quello di andarsene; l’ingresso di una casa deve sempre essere ben illuminato.

 

4 -Cucina: deve essere un luogo accogliente ed ordinato: la porta non dovrebbe essere mai posizionata in modo che essa si trovi direttamente alle spalle di chi cucina. I fornelli devono essere sempre mantenuti puliti, in modo da favorire abbondanza e prosperità.

 

5 – Soggiorno: il divano deve essere posizionato in modo tale che si trovi rivolto verso la porta d’entrata. Chi entrerà in casa percepirà immediatamente la presenza di un simbolo d’accoglienza e ospitalità. Deve inoltre essere collocato con lo schienale vicino alla parete, per dare un senso di protezione a chi vi si siederà.

 

6 – Camera da letto: la posizione ideale del letto è con testata appoggiata al muro; da distesi dobbiamo riuscire a vedere la porta d’ingresso e, meglio ancora, anche le finestre. Sono assolutamente da evitare comodini con gli spigoli che diano verso il letto, in quanto inducono alla sensazione di pericolo imminente e tagliano appunto “l’energia vitale”. Lo stesso vale per gli spigoli di muri, armadi e mobili.

Evitare piante e oggetti in movimento in camera da letto: sono fonte di energia attivatrice e disturbano il sonno.

In camera da letto non vanno messi oggetti lavorativi come il pc, un libro aperto o la valigetta del lavoro: per raggiungere un buon sonno è buona cosa estraniarsi da tutto ciò che riguarda “il giorno”, ovvero l’attività giornaliera.

Per un buon rapporto di coppia evitare la separazione del letto: a livello inconscio la divisione “materiale” viene percepita come la divisione della coppia.

Per la camera dei bambini vanno evitati letti a castello: sono fonte di energia che opprime: a lungo andare chi dorme sopra o sotto un letto a castello può percepire sensazione di “pericolo” e quindi riversare questa sensazione sul resto della casa.

 

7 – Stanza da bagno: può essere collocata in qualunque punto della casa. In bagno dovrebbe avere sempre una finestra, in modo da permettere una ventilazione adeguata e da garantire condizioni di luce; va abbassata sempre la tavoletta del wc per evitare che l’energia della casa se ne vada.

 

8 – Finestre: le finestre devono essere abbastanza grandi da poter permettere di sfruttare in modo ottimale la luce naturale per l’illuminazione degli spazi interni nel corso della giornata.

 

9 – Materiali: il Feng Shui suggerisce la scelta di materiali il più possibile naturali, come legno, pietra e metallo: sarebbero dunque da evitare i materiali plastici. I pavimenti e i serramenti in legno permettono di ottenere una continuità tra gli ambienti naturali esterni e l’interno della casa.

 

10 – Scale: dovrebbero risultare sempre armoniose e non troppo ripide, oltre che formate da gradini di altezza regolare e costruite con materiali naturali come il legno o la pietra.

Bandite scale a chiocciola e senza alzate: le prime creano vortici di insicurezza; le seconde creano instabilità che a lungo andare si trasmette al resto della casa.

 

11 – Giardino: l’orto e il giardino devono risultare sempre curati e in ordine. Anche le piante presenti all’interno della casa o sul terrazzo devono ricevere le cure necessarie ad evitare la presenza di foglie secche e la percezione di una sensazione di disordine. La presenza di aree del giardino di piante poco curate ostacola lo scorrere delle energie positive, favorendo le emozioni negative.

 

12 – Ufficio: Omar Discepoli, Feng Shui Teacher, diplomato in Naturopatia con specializzazione in energia Vibrazionale, ha svelato alcune regole fondamentali che, secondo il Feng Shui, armonizzerebbero gli uffici:

La posizione che si assume quando si è seduti alla scrivania deve dare un senso di solidità e radicamento. Per questo è molto importante avere una parete dietro o comunque una struttura che protegga le spalle: meno movimento c’è dietro la schiena, più si riesce a concentrarsi aumentando la produttività.

E’ importante avere il controllo su tutto ciò che avviene intorno. La collocazione migliore è quella che permette, stando comodamente seduti, di monitorare tutte le aperture della stanza, siano finestre o porte: questo aumenta il senso di sicurezza e serenità.

La quantità di oggetti presenti sulla scrivania influenza l’ attività lavorativa. Più oggetti, fogli o materiali sono presenti sul piano di lavoro, meno novità arriveranno. Se si hanno bisogno di novità, nuovo lavoro o nuove entrate, allora tenere sulla scrivania solo gli oggetti assolutamente necessari: più spazio libero si ha, più l’Universo avrà la possibilità di provvedere alle richieste fatte.

Attenzione all’elettromagnetismo: tutte le parti del corpo devono essere distanti almeno 50 centimetri da tutte le apparecchiature elettriche presenti.

– I colori stimolano specifiche abilità: l’arancione aiuta negli stati confusionali, l’argento aumenta la stima personale, l’azzurro previene l’esaurimento nervoso, il bianco seda, il blu calma la mente mentre il giallo la stimola, l’indaco richiama l’intuizione, il marrone protegge dall’insicurezza, il nero evita l’ipertensione emotiva, l’oro è utile per raggiungere gli obiettivi, il rosa allenta la tensione mentale, il rosso diminuisce la stanchezza fisica, il verde rilassa il sistema nervoso, il viola richiama l’inconscio e la spiritualità.

Potendo scegliere l’orientamento cardinale dell’ufficio, va evitato il Nord. In questo caso infatti si hanno più probabilità di incorrere in tristezza o depressione. Per avere successo e una buona produttività lavorativa è bene essere irrorati dalla luce solare, quindi ottime soprattutto le esposizioni Est e Sud.

– La presenza di piante favorisce un ambiente disteso e rilassato. Inoltre alcune piante sono utili anche per purificare l’ambiente da sostante inquinanti.

La serenità dell’ambiente in cui si lavora è fondamentale per il benessere: va dato sempre il buongiorno ai colleghi, bisogna essere disponibili e donare sempre sorrisi a più persone possibili.

 

 

Valentina G.

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