A.n.a.s. si schiera contro la mafia: sottovalutata e ritenuta un fenomeno folkloristico

“E’ stato uno spettacolo vergognoso ed offensivo quello al quale i cittadini VespaCasamonica1romani, ma anche tutti gli italiani, hanno dovuto assistere; vedere i rappresentanti della famiglia Casamonica nel salotto della tv di Stato finanziata con il canone dei contribuenti, doverli sentire rivendicare quei funerali che hanno indignato e offeso la nostra comunità, ascoltarli mentre accostavano grandi figure della Chiesa e il loro congiunto, è stato un vero e proprio affronto per tutti coloro che sono impegnati nella battaglia contro le mafie e l’illegalità”, afferma il gruppo Pd in merito alla puntata di Porta a Porta dell’8 settembre 2015 in cui l’argomento trattato da Bruno Vespa è, appunto, il funerale di Vittorio Casamonica.

Una carrozza di inizio Novecento trainata da tre fila di cavalli, un elicottero che buttava petali di rosa, la colonna sonora del Padrino: questo lo scenario dei funerali di Vittorio Casamonica, celebrati lo scorso 20 agosto nella chiesa Don Bosco, al Tuscolano.
Ospiti negli studi, la figlia e il nipote del boss deceduto, Vera e Vittorino, che difendono le esequie spettacolari: “Io quel funerale lo rifarei tale e quale, anche con l’elicottero ed i petali di rosa. E poi quale colpa abbiamo noi se il pilota ha sorvolato il centro di Roma dove non si poteva? Era lui che doveva dirci che era vietato…”.
Per quanto riguarda la musica del Padrino, ribatte: “A mio padre piaceva quel film e quella canzone e noi abbiamo solo realizzato il suo desiderio”.
Vera ha, inoltre, paragonato il padre al Papa buono: “Lo chiamavamo Papa perché era troppo buono, proprio come il Papa”, rispondendo alle domande del conduttore; e sulla foto affissa sul muro della basilica Vera Casamonica si difende: “Non era vestito come il papa, aveva i pantaloni blu anche se non si vedono. Forse siete voi ad aver interpretato male quell’immagine. Inoltre, non c’entrava niente né con la droga né con Mafia Capitale”, ha spiegato, aggiungendo che si occupava di vendita di auto, acquistate anche da molti vip.

Ma sui social e non solo scoppiano le polemiche: il primo a twittare è il presidente del Pd Matteo Orfini: “Ospitarli è stato un errore grave”; il neoconsigliere della Rai, Guelfo Guelfi su Facebook scrive: “Approfondimenti. Si chiamano così. Ripassano sul caso e lo espongono. D’altra parte Porta a Porta é normalmente in seconda serat, dove le fasce morbose fanno l’indice di ascolto”.
Michele Anzaldi, segretario della Vigilanza Rai afferma: “La puntata di ‘Porta a Porta’ sui Casamonica lascia sconcertati: non si capisce come quello show possa essere considerato compatibile con il servizio pubblico. I nuovi consiglieri di amministrazione si esprimano subito. Si fatica a comprendere la scelta di dare una visibilità del genere ad una famiglia così discussa, tra l’altro dopo diverse settimane da quel fatto che ha gettato discredito su Roma e sull’Italia a livello internazionale. Nel giorno in cui l’attualità propone questioni di primissimo piano, come la crisi migranti nella Ue, il caso Germania-Ungheria o la situazione bellica in Siria, lascia stupefatti che venga ritirata fuori una vicenda ormai passata. E’ stato realizzato il sogno dei Casamonica, dargli piena visibilità sula rete ammiraglia del servizio pubblico. E’ inaccettabile”.
Il senatore Franco Mirabelli, capogruppo Pd in commissione Antimafia, annuncia: “In commissione Antimafia chiederemo di audire al più presto i vertici del servizio pubblico e dell’ordine dei giornalisti per aprire una riflessione a partire da questa preoccupante vicenda”.
Scrive il sindaco di Roma, Ignazio Marino: “Se l’indecorosa messa in scena a piazza Don Bosco aveva trovato i responsabili dell’ordine pubblico impreparati per un difetto di informazione, questa volta la ‘rappresentazione’ è stata studiata a tavolino. E dunque è senza scusanti”.
“Spettacolo inaudito” dichiara Marco Causi, vicesindaco della Capitale, “La Rai chieda scusa alla città: trovo davvero inaudito che il Servizio Pubblico, ospiti componenti della famiglia Casamonica per fare intrattenimento mascherato da informazione; la mafia a Roma e’ da molti sottovalutata e c’e’ ancora chi la ritiene un fenomeno folkloristico”.
Ma il giornalista festeggia i buoni numeri: audience più alta che con Renzi.
E mentre la famiglia Casamonica ringrazia, Vespa apre la puntata successiva di Porta a Porta con l’assessore alla Legalità del Campidoglio.
Valentina G.

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