Piccolo per bere non per sapere’’: campagna di sensibilizzazione ANAS Veneto nelle scuole presentata in provincia

E’ stata presentata in Provincia la campagna “Piccolo per bere ma non per sapere» E’ la naturale evoluzione del anas verona alcolprogetto “Non troppo piccoli per parlare di alcool” realizzato da Anas – Associazione nazionale azione social, in collaborazione con Anna Lisa Tiberio, coordinatrice  Rete Cittadinanza Costituzione e legalità delle scuole di Verona e provincia, con i volontari dell’associazione Alcolisti Anonimi e con i familiari degli Alcolisti, Alanon. La campagna informativa si è tenuta presso diverse scuole secondarie di primo e secondo grado di Verona e della provincia, volto ad informare i ragazzi sui danni dell’abuso di alcool in giovane età.

Dopo il primo approccio con le classi avvenuto al termine dell’anno scolastico 2014, ove sono stati incontrati in pochi mesi circa 600 alunni, lo scorso anno scolastico il progetto ha avuto un momento di picco toccando i 1600 alunni incontrati. Nell’annualità in corso, attuato con le stesse modalità dell’anno precedente, nonostante il progetto non fosse una novità, c’è stata comunque una discreta adesione degli istituti e sono stati incontrati 1093 alunni.

Si terrà presso le scuole secondarie di primo e secondo grado di Verona e della provincia ed è rivolto ad informare i ragazzi sui danni dell’abuso di alcool in giovane età e a far acquisire ai ragazzi la consapevolezza dei rischi che si corrono mettendosi al volante dopo aver assunto alcool.

«Questa è senza dubbio una bella iniziativa di sensibilizzazione, perché è un progetto che non nasce così com’è, ma si è implementato di anno in anno divenendo sempre più completo – ha commentato il consigliere provinciale Luca Zamperini – . Molto spesso ci si avvicina all’alcol con leggerezza senza considerare che, col passare del tempo, può nascere una vera e propria dipendenza. La campagna pone attenzione al problema e giustamente è stata orientata ai giovani, visto che gli studi dimostrano come si stia abbassando sempre più l’età del primo utilizzo di sostanze alcoliche. È importante dunque andare nelle scuole medie e superiori per far conoscere ai ragazzi anche gli aspetti medici del problema, in modo che i nostri giovani siano consapevoli dei rischi connessi al consumo di all’alcol».

Francesco Bitto, presidente regionale di Anas, ha spiegato come questo sia uno dei quattro progetti di promozione sociale di Anas attualmente attivi sul territorio veronese e come esso coinvolga direttamente sia gli Alcolisti anonimi che i loro familiari.

Tiberio ha invece sottolineato come la scuola debba essere il luogo in cui diffondere questo tipo di messaggi volti a sviluppare nei giovani la consapevolezza delle loro scelte e delle loro azioni.

 “In collaborazione con gli alcolisti anonimi – ha sottolineato Carla De Zordo, responsabile del progetto – sarà presentato il problema partendo dall’illustrazione dei possibili danni dovuti all’abuso di alcool, secondo le informazioni mediche fornite dal dottor Brunetto, che si occupa delle dipendenze presso l’ospedale di Marzana, seguita poi dalla testimonianza di una persona che ha avuto problemi di dipendenza, lasciando in ultimo spazio alle domande dei ragazzi. A fine incontro, della durata di circa due ore, verrà proposto un aperitivo analcolico”. Inoltre verrà indetto un concorso fra le classi che aderiranno al progetto in cui sarà chiesto ai ragazzi di creare una ricetta per un aperitivo analcolico. Al termine degli incontri sarà premiato l’aperitivo analcolico migliore e la classe che lo avrà ideato riceverà un buono o attrezzature scolastica da utilizzare in classe. Sono in fase di progettazione anche degli incontri con dei cenni pratici rivolti i ragazzi che si avvicinano alla guida in cui verranno enunciati principi base per la guida sicura.

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