Sentinelese: la tribù paleolitica

Tra le Isole Andamane nel Golfo del Bengala, in India, sorge l’isola di North Sentinel, talvolta denominata come “isola misteriosa”.
Questa, apparentemente, si presenta come un’isola paradisiaca, dalle

https://www.flickr.com/photos/fotosdoacre/3793141477/
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spiagge bianche ed il mare cristallino; il sogno di ogni buon turista insomma, se non fosse per il fatto che nè al turista nè a nessun altro è concesso avvicinarsi a questo paradiso terrestre.
L’isola è abitata dalla tribù Sentilenese, tribù indigena rimasta come intrappolata nel tempo: nessuna forma di civilizzazione, nessun tipo di interazione.
L’isola fu colonizzata presumibilmente 60.000 anni orsono dalle prime migrazioni africane, e da allora è rimasta una comunità completamente isolata.
Nel tempo la tribù ha sabotato qualsiasi tentativo d’avvicinamento, tant’è che ad oggi non vi è certezza di quanti veramente siano ad abitare l’isola. Le Autorità indiane affermano si aggirino da un minimo di 250 individui ad un massimo di 500.
Quella Sentinelese si è dimostrata una tribù talmente ostile da attaccare qualunque cosa si avvicinasse al loro territorio, sia via mare che anche per via aerea, infatti alcune foto immortalano addirittura soggetti intenti a lanciare pietre e a sparare frecce agli elicotteri ed aerei che sorvolano il loro cielo.
Per ciò che ci è concesso sapere, l’organizzazione di questa piccola società è del tipo cacciatori/raccoglitori, che si sostenta grazie alla caccia, alla pesca e alla raccolta di piante selvatiche, mentre non ci giungono prove che venga praticata l’agricoltura o che siano in grado di accendere dei fuochi. Il loro linguaggio, battezzato Sentinelese, è completamente sconosciuto e non assimilabile alla lingua Jarawa dei loro più prossimi vicini, anch’essi un popolo di cacciatori raccoglitori.
Attraverso quelle poche fotografie che è stato possibile scattare si delineano i tratti somatici di questi misteriosi abitanti: bassa statura, pelle scura e capelli crespi.
Le materie prime disponibili sull’isola sono molto limitate; le loro abitazioni sono capanne senza pareti laterali e con un pavimento realizzato con palme e foglie. La lavorazione dei metalli è completamente sconosciuta; nonostante ciò, in occasione dell’affondamento di due navi portacontainer, alla fine degli anni ’80, i Sentinelese ricavarono degli utensili dal ferro prelevato dai relitti.
Nel tempo i Sentinelese hanno dimostrato di sapersi difendere molto bene con giavellotti e archi di grande precisione, ma nonostante ciò il Survival International, movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni, teme per la sopravvivenza di questa tribù, poichè costantemente soggetta ad intrusioni di estranei, attirati proprio dall’impossibilità di vederli ed immortalarli, e pertanto invita le autorità Andamenesi ad inasprire i divieti imposti agli indesiderati visitatori.
24 Febbraio 2016

Giusy Modica
Consulente per la salute con lo sport presso l’Associazione Anas zonale Oreto.
Per informazioni e appuntamenti chiamare al numero 091-336558 dalle ore 9:00 alle ore 13:00.

 

Photo credit: https://www.flickr.com/photos/fotosdoacre/3793141477/

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