Misure di emergenza per l’inquinamento atmosferico

Molta nebbia al Nord e poca pioggia: la qualità dell’aria peggiora a causa del progressivo accumularsi di sostanze inquinanti. inquinamento-ciminiere-gas-serra
A Milano, Torino e Pordenone sono scattate le misure d’emergenza dopo il superamento, per dieci giorni consecutivi, della soglia massima di polveri sottili: permesso di circolazione con fasce orarie per i veicoli diesel euro 3 senza filtro, più basse le temperature dei caloriferi (da da 20 a 19 gradi, con durata di accensione degli impianti ridotta da 14 a 12 ore al giorno) e gratis bus e tram (per tre giorni) agli adulti che li utilizzeranno per accompagnare i bambini a scuola.
Dal ’91 al 2014 la città di Torino ha ridotto le emissioni di CO2 del 22%, superando l’obiettivo dell’Ue di -20% nel 2020, data entro la quale il capoluogo piemontese stima di raggiungere la quota del 30% di emissioni in meno; questi sono i dati illustrati dal sindaco, Piero Fassino, e dall’assessore all’ambiente Enzo Lavolta: “Fra le azioni più significative, l’aumento del teleriscaldamento, del car e bike sharing, delle zone verdi e il piano dei trasporti con l’aumento dei mezzi a basso impatto. Sono risultati importanti ma non consideriamo esaurito il nostro compito e proseguiremo per raggiungere l’obiettivo del -30% nel 2020”.

A dover fare i conti con l’inquinamento è anche Roma: l’inquinamento ha costretto anche il Commissario straordinario di Roma Capitale a disporre il blocco della circolazione per i veicoli più inquinanti all’interno della “Fascia Verde”.
Ma è la Cina, insieme agli Stati Uniti, il Paese più “inquinatore” del mondo: sono infatti responsabili per il 45% dell’inquinamento globale.

In Cina, dove i livelli di inquinamento atmosferico sono i più critici, lo smog causa 1,6 milioni di morti all’anno; la municipalità di Pechino ha dichiarato, per la prima volta nella storia, lo stato di allarme rosso.
La quantità di particelle inquinanti Pm2,5 per metro cubo è tornata a crescere oltre i livelli di guardia, superando di dieci volte il limite considerato tollerabile dall’Organizzazione mondiale della sanità: il massimo sopportabile dall’organismo umano è di 25 microgrammi per metro cubo ma alle 18 di domenica scorsa, a Pechino, la concentrazione era di 256 microgrammi per metro cubo.
Nel luglio scorso, il governo cinese, ha presentato un piano d’azione contro l’inquinamento atmosferico che prevede un investimento di 1,7 miliardi di yuan (230 miliardi di dollari) nei prossimi cinque anni.
Inoltre Pechino diventerà la prima città cinese a sperimentare l’introduzione di una nuova tassa sull’inquinamento automobilistico.

Per celebrare al meglio il 70° anniversario della sconfitta del Giappone nella Seconda guerra mondiale, gli abitanti di Pechino hanno per la prima volta potuto vedere il colore del cielo, grazie alla decisione delle autorità cinesi di vietare l’uso di automobili per abbassare i livelli di smog: quel giorno sono rimaste in garage circa cinque milioni di vetture.
Il risultato raggiunto nella capitale ha richiesto diverse settimane di preparazione anche per la chiusura temporanea delle fabbriche responsabili di emissioni altamente inquinanti.

Il traffico e la produzione industriale, però, non potevano essere arrestati per sempre: il giorno dopo,infatti, tutti i divieti sono caduti e l’aria di Pechino è ritornata cupa e irrespirabile.
Valentina G.

Print Friendly, PDF & Email

Related posts

Leave a Comment