L’influenza dell’alcol sulla prestazione sportiva di Giusy Modica

In che modo il consumo di alcol può incidere sulla prestazione sportiva?Immagine
Sappiamo bene che piccole dosi d’alcol, tutto sommato, sono tollerabili dal nostro organismo. Addirittura vecchi miti sostengono l’azione benefica, a livello cardiaco, del cicchetto di vino.
L’alcol ha un importante contenuto calorico e con ciò va ad alterare gran parte delle reazioni metaboliche che avvengono nel nostro organismo.La sua ossidazione, infatti, richiede al fegato un impegno notevole.
Esso favorisce la produzione e l’accumulo di composti acidi come il lattato e corpi chetonici, abbassando, di conseguenza, il pH del sangue. Ciò può essere la causa di stanchezza, cefalea, nausea, vomito, ecc.. Inoltre, l’alcol, è responsabile della diminuzione d’efficienza nel trasporto ematico del ferro, minerale coinvolto nei processi di produzione dell’ATP e nel trasporto dell’ossigeno.
Fungendo anche da vasodilatatore, crea, inevitabilmente, problemi alla termoregolazione, provocando così spiacevoli conseguenze come: aumento del battito cardiaco, sudorazione eccessiva, mal di stomaco, crampi. Il sangue, dinnanzi ad una tale situazione, corre in soccorso dei distretti in crisi, abbandonando i muscoli che così avranno meno forza e meno resistenza.
Chi crede di smaltire l’alcol con l’aiuto dell’attività fisica è inconsapevole degli effetti reali di questo. Dal momento che l’alcol è un potente fattore disidratante, aumentare la sudorazione, attraverso l’esercizio fisico, non è salutare .
È evidente che l’alcol non produce solo danni a lungo termine (fegato), ma anche a breve termine.
Un’assunzione regolare di alcol pari a 500 cc di vino al giorno ha un’azione penalizzante già dopo tre mesi. Risulta altresì evidente che i danni sono legati sì alla quantità, ma anche alla continuità.

 

Palermo
17 Marzo 2016

 

Giusy Modica

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