Lettera al Presidente del Consiglio al fine di abolire la responsabilità medico professionale

Egregio Signor Presidente,
come lei ben sa questi sono giorni complessi per tutti noi italiani, ma soprattutto per chi è schierato in prima linea senza le adeguate tutele igienico-sanitarie. Ci riferiamo ai medici, agli infermieri e a tutto il personale sanitario, impegnati con tutte le loro energie a sconfiggere questo nemico invisibile, privi di adeguate protezioni e sottoposti a orari estenuanti. Ciò considerato, la presidenza dell’Anas (Associazione Nazionale Azione Sociale) da sempre fortemente impegnata nel sociale, desidera, rispettosamente ma con ferma determinazione, chiedere che Lei voglia emettere un Decreto che modifichi le norme sulla responsabilità professionale.
Tali norme, più volte causa di sciacallaggio, rischiano oggi di trasformare gli eroi in vittime. Vedasi il caso, poi fortunatamente smentito, di un medico di Castelvetrano, accusato di essersi recato al lavoro anche dopo aver contratto il Coronavirus.
In considerazione degli enormi rischi e del sovraccarico di lavoro in condizioni tanto drammatiche e difficili, chiediamo che, per tutto il tempo di durata dello stato d’emergenza epidemiologica da Covid-19, sia stabilito “il punto di equilibrio tra la regola di responsabilità e la necessità di consentire al professionista e alle strutture, pubbliche e private, di affrontare con coraggio, e senza timori, lo stato di emergenza in atto per le modalità con cui si svolge il lavoro, sicuramente “foriero di rischi di insuccesso e di errori”.
In questo quadro drammatico ed emergenziale i medici vanno tutelati da una normativa adeguata alle condizioni di emergenza straordinaria.

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