Il costo del lavoro

Il costo del lavoro è uno dei costi della produzione in un’impresa: non comprende solo il salario corrisposto ai lavoratori, ma anche i contributi costo lavoroper le assicurazioni obbligatorie da versare a carico dell’imprenditore, i ratei di tredicesima mensilità ed altre mensilità aggiuntive, i ratei del TFR, le ferie e permessi maturati ed ogni altro importo attinente alla prestazione lavorativa (es. lavoro straordinario) da conteggiare a consuntivo vista la natura non prevedibile dell’evento.
Normalmente il costo del lavoro rappresenta la parte più consistente dei costi della produzione.
L’Europa resta divisa sul costo del lavoro orario che, nel 2014, oscillava tra i 3,8 euro della Bulgaria e i 40,3 euro della Danimarca: così espone i dati Eurostat sul costo del lavoro, composto dalla componente salario e dai contributi. L’Italia si colloca intorno a metà classifica con 28,3 euro all’ora contro i 29 della media dell’eurozona e i 24,6 della media Ue.
La crescita annua del costo del lavoro italiano è stata dello 0,7%, inferiore al +1,4% medio Ue e all’1,1% della zona euro; il nostro Paese è però terzo per il peso della componente non legata al salario, come i contributi, che sono pari al 28,2%. Peggio, nel blocco dei 28 paesi, solo la Francia e la Svezia. In fondo alla classifica Malta e la Danimarca. In Germania il costo del lavoro per ora è pari a 31,4 euro con un peso dei contributi al 22,3%.
Dal punto di vista delle imprese, il lavoro, rappresentando un costo, è uno dei principali fattori determinanti della competitività delle imprese.
Per i lavoratori dipendenti, il compenso percepito per il proprio lavoro rappresenta in genere la principale fonte di reddito e quindi incide in modo rilevante sulla capacità di spesa o di risparmio. Mentre la retribuzione lorda comprende i contributi sociali a carico del dipendente, la retribuzione netta è calcolata al netto di tali contributi e di ogni importo dovuto al fisco.
Le statistiche sul costo del lavoro costituiscono un sistema gerarchico di statistiche pluriennali, annuali e trimestrali destinate a tracciare un quadro completo e dettagliato del livello, della struttura e dell’evoluzione a breve termine del costo del lavoro nei diversi settori di attività economica nell’UE e in taluni altri paesi.
La struttura e l’evoluzione del costo del lavoro e delle retribuzioni costituiscono elementi importanti del mercato del lavoro, che rispecchiano l’offerta di lavoro dei singoli individui e la domanda di lavoro da parte delle imprese.
I decisori politici hanno affrontato il nodo della povertà e dell’esclusione sociale incoraggiando il ritorno al lavoro. Nel dibattito politico è tuttavia entrato il tema dei “lavoratori a bassa retribuzione: a causa delle forti disparità tra le retribuzioni nell’UE il 12,1 % degli occupati è a rischio di povertà o di esclusione sociale, incontrando serie difficoltà a mantenere un tenore di vita minimo.
L’UE è impegnata a promuovere pari opportunità tramite la progressiva soppressione del gap retributivo di genere. L’articolo 157, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea sancisce il principio della parità di retribuzione tra i lavoratori di sesso maschile e quelli di sesso femminile per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore.

Valentina G.

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