“FIMMINA” AL LELIO Terzo appuntamento al teatro di Palermo con la rassegna “Casual Theatre Project” il 9 e 10 febbraio

Donne e stregoneria. Un tema che ha sempre affascinato pubblico, storici e addetti ai lavori. Tra surreale e realtà, tra fiction e documentazione, IMG-20170124-WA0005il tutto è diventato ispirazione per uno spettacolo di danza ambientato a Palermo.

Si intitola “Fimmina”, ed è il nuovo spettacolo scritto dal regista e coreografo Luigi Iemma, con la sua compagnia Shameless in collaborazione con l’ASD Multiverse Arts & Dance Studios, che andrà in scena giovedì 9 e venerdì 10 febbraio alle 21,30 al teatro Lelio di via Antonio Furitano, 5 a Palermo.

Lo spettacolo è il terzo appuntamento di “Casual Theatre Project”, rassegna di arti sceniche che ha esordito lo scorso dicembre 2016 al Teatro Lelio di Palermo e che si protrarrà fino a maggio 2017, in cui al centro vi è l’universo giovanile con le sue tematiche e problematiche introspettive e culturali. La direzione artistica è di Marcello Carini e la coordinazione artistica di Renata Orlando.

Lo spettacolo è interamente dedicato alla stregoneria, terrore pagano dei popoli cristiani, dove anche gli innocenti vengono messi in discussione. Il contesto è quello della Palermo dell’Inquisizione, più precisamente quel periodo in cui Palazzo Chiaramonte detto Steri viene concesso al Tribunale dell’Inquisizione del Santo Uffizio, terribile istituzione che costruisce le carceri e la sala delle torture al piano inferiore del palazzo. Vittime principali le donne le quali, anche soltanto a causa della loro innata bellezza ed estrosità, vengono condannate.

«Dopo “This is (not) a circus” – dice Iemma – avevo già in programma di realizzare uno spettacolo incentrato sul tema del femminicidio. Dopo aver visitato le prigioni di Palazzo Steri, ho avuto l’input finale per dare vita a “Fimmina”».

Il coreografo ha scelto di raccontare la storia di una di quelle donne. Una storia vera, intrappolata tra le buie mura delle carceri del Palazzo di piazza Marina. La storia di una donna accusata di stregoneria. Una strega senza nome, abile nella creazione di magici infusi, come “l’acqua dell’amore” e che il regista e coreografo ha ribattezzato “Fimmina”, “femmina”, come tutte quelle femmine che sono state torturate ed uccise in quella sanguinosa epoca.

 

Contaminazione coreografica di generi che spaziano dall’hip hop alla danza modern-jazz, dalla contemporanea ad acrobazie dell’arte circense, «danzatori parlanti», suoni di una Palermo araba, gli splendidi costumi e le scenografie di Katia Calandrino: è così che Luigi Iemma affronta il tema, purtroppo ancora attuale, del femminicidio.

 

A partecipare e in rappresentanza di Amnesty International, l’avvocato Maria Vittoria Cerami, che si è dimostrata sensibile al tema dello spettacolo.

 

I biglietti interi costano 13 euro, mentre i ridotti 10. Per informazioni e acquisto dei biglietti, potete rivolgervi al botteghino del Teatro Lelio  telefonando allo 091 681 9122, online e nei punti vendita del circuito tickettando e ticketone dove potrebbero subire una maggiorazione a discrezione dello stesso punto vendita, mentre per informazioni e prenotazioni all’A.S.D. Multiverse Arts & Dance Studios (327-0807133) e all’A.S.D. e Cult. PantArte (0919740722 – 3290594497).

 

 

“Casual Theatre Project” continuerà nei mesi successivi.

Il 24 marzo 2017 l’ASD Ensemble Junior Company porta “Casual”, lo spettacolo che ispira la rassegna, incentrato sell’influenza della moda nella nostra società, diretto e coreografato da Marcello Carini.

Il 7 aprile 2017 c’è “Social dance – Vintage show Retrò” dell’Associazione Culturale Swing&Shot. La filosofia e l’idea base sono quelle della divulgazione della cultura swing alle nuove generazioni. Regia di Daniele Savarino il quale, insieme a Claudia Funaro, cura anche le coreografie.

Il 21 aprile 2017 l’Associazione Culturale Il Carrozzone porta in scena la grande commedia musicale di Garinei e Giovannini “A che servono gli uomini?”, diretto da Lamberto Cosenza.

Il 25 e il 26 maggio 2017 è prevista una “serata d’autore”, firmata da due coreografi contemporanei, Marcello Carini e Alex Atzewi, che creeranno un ponte tra Palermo e Modena insieme alle proprie compagnie, l’ASD Ensemble Dance Company, con “Il gioco delle tre corde”, liberamente ispirato a “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello, e l’Atzewi Dance Company con “Le quattro stagioni di Vivaldi”.

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