Da ieri a Bagheria un centro anti usura inaugurato dall’arcivescovo Lorefice. Un aiuto per le famiglie sovra indebitate

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Bagheria, 22/04/2016 –  “E’ un momento importante per tutto il territorio, anche per i Comuni vicini. E’ un sistema collettivo che mette l’uomo al centro, l’individuo e non le banche” commenta così il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque l’apertura del centro anti-usura che nasce da un protocollo di intesa firmato con la Fondazione SS. Mamiliano e Rosalia, da anni impegnata contro l’usura, il gioco d’azzardo in sostegno delle famiglie che non sono bancabili, non posso dunque richiedere un prestito e rischiano di cadere nel giogo dell’usura e del sovra indebitamento.

A tagliare il nastro del centro che si trova presso palazzo Busetta, sede dell’assessorato alle Politiche Sociali in via Federico II, l’arcivescovo di Palermo, monsignorCorrado Lorefice.

Presenti tra gli altri, gli assessori Maria Puleo e Maria Laura Maggiore, il presidente della Fondazione “Santi Mamiliano e Rosalia” Vittorio Alfisi e Giovanni Cascino, consigliere della Fondazione, oltre a diversi collaboratori e rappresentanti della chiesa bagherese.

Il centro, nella fase iniziale sarà aperto due giorni a settimana, il lunedì mattina ed il mercoledì pomeriggio; agisce sulla scorta di due norme: la legge 108 del ’96, specifica sull’usura e la nuova legge 3/2012 sul concordato e il sovra indebitamento. Aiuta dunque le famiglie in grande difficoltà economica che però abbiano nel nucleo almeno una persona che lavora e che può dimostrare di pagare le rate del prestito, ovviamente con alle spalle la garanzia offerta alle banche dalla fondazione .

Tuona contro l’individualismo, gli stili di vita sbagliati di una parte dell’Occidente l’arcivescovo di Palermo: “Siamo una società che è sempre più basata su due mali che danneggiano la famiglia e creano vittime: la massimizzazione del profitto e l’individualismo – dice il monsignore – occorre cambiare gli stili di vita dell’occidente. Mi rallegro che anche il sindaco abbia sottolineato l’importanza di non lasciare solo chi ha bisogno, di aiutarli a recuperare la dignità”. L’arcivescovo si sofferma anche sull’esempio di Padre Pino Puglisi che agiva nel territorio senza ricercare riflettori ma in nome della fede ed in aiuto dei più deboli.

Punta il dito anche contro il gioco di azzardo, una malattia, Vittorio Alfisi, presidente della Fondazione che agisce da 20 anni e ha aiutato circa 150 famiglie tra le numerose che si rivolgono alla Fondazione non solo per un aiuto economico ma anche psicologico e legale.

Il protocollo, che avrà una durata di 3 anni rinnovabile, prevede che la Fondazione Santi Mamiliano e Rosalia accolga le istanze di tutti i cittadini bagheresi e del circondario che chiederanno di essere ascoltate ed aiutate contro l’usura e le estorsioni. Tra le altre attività la Fondazione fornisce aiuto per la concessione di credito da parte di banche, società finanziarie e enti creditizi che abbiano dato prova di sensibilità nei confronti di queste problematiche, istituendo sezioni speciali a sostegno di diverse categorie di cittadini.

Il sindaco di Bagheria Cinque ha sottolineato anche che la città non è scevra da questi fenomeno che bisogna combattere: “ i preti qui presenti lo sanno, ogni giorno vedono famiglie che chiedono aiuto – dice il primo cittadino – per questo occorre che sia l’intera comunità che si unisce e lavora insieme per arginare usura e racket. Il supporto deve essere anche morale e questo centro rappresenterà un presidio di legalità e di aiuto  nel territorio”.

L’inaugurazione si è conclusa con Monsignor Lorefice che ha benedetto i locali del centro.

La fondazione Ss. Mamiliano e Rosalia è espressione della Chiesa di Palermo e fa parte della consulta nazionale antiusura “Giovanni Paolo II”, è stata costituita nel 2003 ed opera gratuitamente a Palermo, e da ieri anche a Bagheria.

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