Targato ANAS il primo torneo di calcetto camminato over 40 tra i quartieri

Vietato correre, arriva anche a Collesano il primo torneo di Calcetto Camminato Over 40 , tra quartieri, dedicato alla memoria di Nuccio Signorello deceduto pochi mesi fa.
La disciplina inventata dagli inglesi nel 2011 permette di giocare anche a chi per questioni di età o salute non potrebbe scendere in campo con grandi benefici per la forma fisicail calcetto camminato, o per dirla all’inglese il «Walking Football» , una variante over 40 dello sport più amato del mondo che propone alcune regole studiate ad hoc per evitare infortuni e permettere di giocare a chi, per ragioni di salute o di età, farebbe fatica a scendere in campo. 
Proprio l’A.N.A.S. Collesano il 4 Settembre, organizzerà il primo torneo di Calcetto Camminato, il nuovo sport che potrebbe rivelarsi la soluzione ideale per chi intende giocare a pallone fino a 70 anni.

Le regole del gioco
Le regole del gioco? La prima, naturalmente, è che si gioca camminando: chi corre commette fallo e di conseguenza fischia l’arbitro. La palla poi va tenuta bassa, massimo un metro e mezzo da terra. 
Sono bandite le scivolate o il gioco violento. 
Si gioca in un campo di calcetto, sei contro sei compreso il portieri per due tempi da 15 minuti. 
La versione lenta del calcio punta quindi a coinvolgere in Italia uomini con cartilagini usurate e sovrappeso, magari un briciolo ipertesi: insomma impossibilitati a giocare di corsa.
Calcio camminato come terapia per la riabilitazione
Il calcio camminato è nato in Gran Bretagna nel 2011 e ad oggi giocano 800 squadre con migliaia di tesserati, affiliate alla Football Association (la nostra Fifa) che organizza diversi tornei nazionali e regionali. Il boom di questo nuovo sport è arrivato nel 2014 quando Barclays, la banca più importante d’Inghilterra, ha scelto il Walking Football per una campagna pubblicitaria. 
E il «Walking Football» ha tutte le carte in regola per avere successo anche in Italia, 
Paese che ama il calcio e dove la popolazione over 40 è sempre più numerosa. Tra gli organizzatori del torneo c’è Mick Quinn, fisioterapista inglese che lavora alla Quintessential (clinica di riabilitazione per sportivi).
Lui è stato il primo in Inghilterra a utilizzare il calcio camminato come terapia di riabilitazione. «Quasi tre anni fa ho sentito parlare di un nuovo sport per gli anziani che ha permesso loro di tornare a giocare a calcio – racconta Quinn – la principale differenza rispetto al calcio tradizionale, è che si cammina invece di correre.
In questo modo lo sforzo sul corpo è inferiore. 
Così ho pensato di proporlo ai miei pazienti come terapia. 
C’è sempre un blocco psicologico all’idea di tornare a fare sport dopo aver subito un infortunio. 
Con il calcio camminato questa paura passa, perché non c’è il rischio di subire infortuni». 
La maggior parte degli adulti gioca a calcio dai 16 ai 35 anni.
Poi ci sono i veterani che resistono fino ai 35, ma dopo quest’età le caratteristiche fisiche di questo sport diventano davvero stressanti per il fisico, soprattutto i contrasti, le cadute, gli scatti. 
Con il calcio camminato si permette agli uomini dai 40 anni in su di continuare a giocare e divertirsi, riducendo i contrasti del 60% e così riducendo nettamente il rischio di infortuni.

I benefici sulla salute
Peter Reddy, Professore e Ricercatore presso l’Asthon University di Birmingham, conferma i benefici dello slow football con una ricerca svolta tra le persone di età compresa fra i 40 e i 65 anni ai quali è stato chiesto di impegnarsi a giocare per 12 settimane consecutive. «Gli studi condotti finora hanno dimostrato che il calcio può essere efficace nei casi di lieve o moderata ipertensione e che l’elevata attività aerobica a esso connessa produce notevoli miglioramenti nell’ossidazione dei grassi e nella potenza aerobica. Dopo i 40 anni, gli anni in cui la maggior parte delle persone abbandona il campo, il calcetto camminato rappresenta un modo fantastico per stare in forma e godere di buona salute».

 
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