STOP ALL’AZZARDO! ANALISI E PROPOSTE PER UN GIOCO RESPONSABILE Intervento del Vicepresidente

Buongiorno a tutti, sono Antonio Speziale Vice Presidente dell’Associazione Nazionale di Azionegioco arte teste anas Sociale – ANAS Italia

Vorrei approfittare per ringraziare a nome mio e dell’Associazione, il Presidente Benedetto Palese (dell’Associazione dei Gestori e Costruttori di Apparecchi di Intrattenimento), per la sua straordinaria caparbietà nell’affrontare un tema di non semplice soluzione e per averci coinvolto in questa battaglia sociale.

Permettetemi di fare una brevissima presentazione dell’Associazione. L’ANAS è un’Associazione di Promozione Sociale. E’ un consorzio di associazioni e conta su tutto il territorio nazionale una presenza di circa 200 mila iscritti dislocati in 500 sedi. E’ presente in 20 regioni, 74 provincie e in circa 500 comuni, con un numero totale di 700 sportelli di ascolto sociale.

Le principali attività dell’Associazione sono dedicate prevalentemente a favore delle problematiche sociali. Ci occupiamo di attività a sostegno di famiglie e persone bisognose ed in difficoltà, soprattutto anziani; sviluppiamo progetti di servizio civile, tutela dell’ambiente e protezione civile; elaboriamo percorsi di inclusione sociale, realizziamo programmi per la prevenzione dell’abuso di alcol, droghe e tabagismo e tanto altro ancora…

Ho voluto fare questa breve premessa di presentazione per far capire come la nostra Associazione è concretamente presente sui territori, che presidia attraverso la moltitudine di attività che quotidianamente svolge. Ed è proprio questa presenza capillare, legata alla professionalità dei nostri operatori, che ci ha permesso di cogliere sul nascere tanti fenomeni di criticità sociale come quello della dipendenza dal gioco d’azzardo.

C’è sul piano sociale un allarme per l’impatto che la dipendenza dal gioco d’azzardo ha sulle persone e sulle famiglie. Non ci servono le statistiche, lo possiamo testimoniare noi, che siamo a contatto periodicamente con le persone affette da questa patologia e con le rispettive famiglie.

Cosa abbiamo fatto fino ad oggi come Associazione??? Tutto quello che era nelle nostre possibilità: informazione e prevenzione nel mondo giovanile, nelle scuole e nei centri di aggregazione; abbiamo organizzato campagne di sensibilizzazione per le famiglie; abbiamo programmato centri d’ascolto e gruppi di aiuto grazie al lavoro di psicoterapeutici e facilitatori; sicuramente non basta ma è un percorso che noi continueremo a portare avanti, visto che siamo fermamente convinti che solo l’educazione e la formazione possono portare alla consapevolezza e dunque alla capacità di valutare fino a che punto sia corretto spingersi quando si gioca.

In realtà, finché la pratica del gioco si mantiene nei termini di una tranquilla frequentazione, esso può svolgere un ruolo ricreativo e ludico assolutamente normale. Pressanti problemi nascono quando, per una serie complessa e profonda di cause, il piacere del gioco diventa un impulso incontrollabile, patologico, che arriva a stravolgere i rapporti familiari, sociali e finanziari.

L’obiettivo di ANAS Italia, attraverso la campagna di sensibilizzazione (vedo ma non vedo – gioco ma non gioco), è quello di contribuire a trovare una soluzione e porre un freno alla diffusione della ludopatia collegata in particolar modo all’utilizzo di Slot e Video Lottery Terminal, meglio conosciute come Vlt, le quali consentiranno addirittura di puntare con le banconote e con le carte di credito creando una pericolosa criticità sociale. Per questo pensiamo che sia indispensabile eliminare le slot videolottery, gestite dalle grandi multinazionali del gioco d’azzardo, collocate nelle migliaia di sale che rappresentano dei veri e propri mini-casinò, a discapito delle piccole realtà commerciali dove sono allocati gli apparecchi d’intrattenimento e di abilità che niente hanno a che vedere con l’azzardo.

Bisogna, quindi, tenere in considerazione che il confine tra intrattenimento e gioco d’azzardo deve essere tenuto ben distinto ed è per questo che noi vogliamo sollecitare, senza evocare scenari di proibizionismo e colpevolizzare nessuno, una risposta netta da parte di tutte le Istituzioni e del Governo per fermare l’invasione delle nuove videolottery.

Se non ci sarà una nuova ed adeguata regolamentazione, l’immissione di questi nuovi apparecchi coinvolgerà gli oltre 120mila lavoratori del settore di intrattenimento e le cinquemila imprese che rischierebbero di chiudere incrementando la piaga della disoccupazione e lasciando campo libero al monopolio dei concessionari, con palese violazione delle norme europee sull’antitrust.

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