si conclude il concorso lanciato da Marevivo “Corti d’aMARE” nell’ambito del progetto del Dipartimento della Gioventù Open Beach.

Con la premiazione di due video sull’avifauna e sulle bellezze naturalistiche della Sicilia, si1 conclude il concorso lanciato da Marevivo “Corti d’aMARE” nell’ambito del progetto del Dipartimento della Gioventù Open Beach.

La premiazione affidata al documentarista Riccardo Cingillo, noto video operatore subacqueo, coautore del libro Relitti di Sicilia, presentato anche nel corso della cerimonia della premiazione, e protagonista dei numerosi rinvenimenti di relitti militari nei mari italiani.

Premiato Salvatore Tuccio con il video dal titolo Turriaki, percorso visivo di sensibilizzazione della Berta, un uccello marino protetto che ha una forte concentrazione sull’isola di Linosa, perché il suo mare ricco di pesci costituisce un’ampia area di foraggiamento per questa specie protetta, ma anche perché la conformazione terrestre isolana, con le sue le rocce vulcaniche appuntite e le impenetrabili cavità, costituisce il luogo ideale per la deposizione delle uova, preservandole dalla caccia dei predatori.Durante la stagione riproduttiva, che dura da maggio a ottobre nel corso della quale è possibile ammirare il cosiddetto ”rafting”, tantissimi volontari si recano sull’isola per la sorveglianza dei nidi, allo scopo di assicurare la schiusa delle uova e dare la possibilità ai piccoli di crescere e prendere finalmente il volo verso il cielo ed il mare.

Il Secondo premio è andato al giovane pilota drone Luca Rappa, con il video “Terra e Mare….scorci della nostra Isola”. Incredibili riprese aeree dei posti più belli di Sicilia: dall’Etna alla costa agrigentina tra terra, mari e fiumi che s’infrangono nella lussureggiante vegetazione delle riserve e dei campi coltivati, viene fuori una rappresentazione quasi pittoresca delle bellezze di Sicilia, colte dagli occhi di un giovane appassionato d’ambiente e di natura.

Ed infine premiato anche il video montato da un giovane educatore Stefano Siracusa che con le sue riprese è riuscito a raccontare i “cento passi tra natura e legalità” dei venti giovani partecipanti al progetto del progetto Open Beach, dalle lezioni in aula, alla creazione di un centro di educazione ambientale in un immobile sequestrato alla criminalità organizzata, alla pulizia e al ripristino di aree marine e fluviali, alle escursioni per conoscere il territorio ed imparare a promuoverlo tra i giovani e la popolazione residente.

Premio speciale anche ai fratelli Marco e Giuseppe Gagliano, il primo grafico e l’altro fotografo per il generoso contributo offerto per la realizzazione del concorso e delle altre attività promosse dal progetto Open Beach.

Il progetto per questi giovani è diventato un’occasione futura di lavoro.

Attraverso la natura e l’offerta di pacchetti escursionistici per scuole e gruppi di turisti, sperano di poter rimanere nella loro terra, traendone fonte di occupazione e stabilità.

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