Riti Messicani: Danza de los Voladores de Papantla

Voladores-compressed

La cultura messicana è molto eterogenea e nonostante il progresso, tuttora, sopravvivono antiche tradizioni e credenze religiose. È questo il caso de la “Danza de los Volatores de Papantla”.
La Danza de los Voladores, tipica del Messico Centrale, in particolare degli stati di Puebla, Veracruz e in parte di Hidalgo (corrispondente ai territori Huastec, Nahua e Otomi),  risale  al periodo preispanico. Questa particolare “danza” rappresenta un rito propiziatorio, una preghiera con la quale i Totonachi (antica popolazione indigena messicana) veneravano una triade di divinità costituita dal Dio del Sole.
La cerimonia, di alto effetto drammatico, riproduce simbolicamente l’unione cosmica delle forze del cielo e della terra.
Questo spettacolare rito vede radunarsi intorno ad un palo alto circa 20-30 metri cinque “Voladores”, ovvero danzatori mascherati da uccelli, vestiti di bianco e di rosso, con un copricapo a punta ornato da frange d’oro e specchietti; qui essi iniziano una danza al suono di un flauto di canna e di un tamburello. Fintanto che la musica va i Voladores si arrampicano, uno per uno, in cima al palo, dov’è situata una piccola piattaforma girevole. A quel punto quattro di loro, riferiti ai quattro punti cardinali, identificati anche nei quattro elementi (terra, acqua, aria e fuoco), si legano in vita una corda preventivamente arrotolata intorno al palo, mentre il quinto membro resta seduto al centro della piattaforma; quest’ultimo continua a suonare, mentre gli altri, lasciandosi andare all’indietro, si lanciano nel vuoto allargando le braccia come ali di uccelli che si librano nell’aria, fluttuando lentamente e silenziosamente verso terra.
La simbologia di uno scenario unico che tiene col fiato sospeso chiunque vi capiti per la prima volta è riconducibile alla sorprendente conoscenza astronomica dei Maya: la danza non è altro che la rappresentazione del lento scorrere del tempo, i quattro Voladores sono i quattro pilastri su cui ruota la terra ed il “quinto elemento” costituisce l’amore e l’armonia che mantiene in equilibrio tutto l’universo.
Il rito, fortunatamente, si è conservato fino ad oggi, poiché non venne proibito dai missionari spagnoli, convinti del fatto che si trattasse di un semplice gioco acrobatico e non di una cerimonia religiosa che metteva addirittura in comunicazione l’infinito con gli elementi generatori della vita.

 

Palermo
11 Luglio 2016

Giusy Modica
Consulente per la salute con lo sport presso l’Associazione Anas zonale Oreto.
Per informazioni e appuntamenti chiamare al numero 091-336558 dalle ore 9:00 alle ore 13:00.

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