Processo a Galileo, con ANAS Italia a Plati (RC) per un rinnovamento morale

Come da programma ieri sera si è “celebrato” il processo a Galileo Galilei grazie alla Disponibilità dell’Amministrazione Comunale  ed alla comunità di Platì, ed all’ANAS italia Zonale di Platì eprocesso galileoZonale dell’Aspromonte nonchè agli attori della Compagnia Associazione Cheope di Termini Imerese.

Gli attori e la compagnia sono stati Presentanti ed introdotti dal Presidente dello Zonale Aspromonte dott. Pasquale Perri, che, nel ringraziare tutti i presenti e l’amministrazione Comunale per il patrocinio ha illustrato, seppur brevemente, le attività svolte dall’ANAS italia Zonale Aspromonte e Platì, in particolare, ha ricordato ai presenti che l’anno scorso in occasione dell’incontro con PAPA Francesco, sono stati donati e distribuiti oltre 3000 pani a piazza San Pietro oltre quello donato al PAPA nonchè le varie iniziative sul territorio sia culturali che di solidarietà tra cui la distribuzione di derrate ai bisognosi, attività tutte svolte in autofinanziamento e con la collaborazione delle istituzioni e dei volontari.

A seguire è stata da parola al Sindaco di Platì, il quale, dopo aver ringraziato tutti e la cittadinanza per la fiducia ha evidenziato come il cartellone estivo viene inaugurato dalla  serata e da attività culturali  e  dell’Associazione ANAS Italia, proprio per le attività che da sempre ed in modo disinteressato a svolto sul territorio. Inoltre ha sottolineato come, proprio il tema trattato dalla compagnia sia particolarmente attuale nel contesto temporale dell’Italia tutta ed in particolare, a Platì terra nota per vicende negative e non per il suo patrimonio a cominciare dal pane.

Prima di Iniziare la rappresentazione, è stata data la parola al portavoce nazionale dell’Associazione, che, ha illustrato le attività svolte dall’Associazione Nazionale di Azione Sociale sul Territorio Nazionale ed estero ed ha, seppur brevemente, trattato il tema della ludopatia e dei problemi dei giovani e della disoccupazione vera piaga sociale. in fine ha concluso che la criminalità organizzata non puo essere combattuta con i convegni e  dichiarazioni spot ma attraverso un “processo” culturale ed attraverso lo sviluppo e l’occupazione dei giovani in attività che li affranchino da ogni dipendenza. Qualsiasi governo che non crea occupazione e sviluppo, al di la delle dichiarazioni, di fatto alimenta e crea sostegno per la criminalità

 

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