Per la Giornata della Memoria 2016 il 27 gennaio al Teatro Verdi di Padova presenta il Teatro La Ribalta “Accademia della Diversità”

Per la Giornata della Memoria 2016 il 27 gennaio al Teatro Verdi di Padova presenta il Teatro La Ribalta “Accademia della Diversità” la speciale compagnia professionale di persone con handicap che portano in scena sei Foto di Patrizia Chiatti 5personaggi che domandano al teatro il diritto di esistere con passi di danza, armoniose figurazioni di gruppo, chiedono che la loro storia si compia
in qualche modo. Umanità smarrite, incapaci di individuarsi in qualunque definizione, costrette ad una forma che non esprimerà mai appieno il proprio modo di essere…
Per una riflessione che tocca tutti, nella nostra più profonda ed imprecisa interiorità prosegue la stagione teatrale dedicata alle scuole Teatro Ragazzi Padova, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, ideata e organizzata da Tam Teatromusica, con la direzione artistica di Antonio Panzuto. La rassegna è proposta in orario scolastico, a integrazione dei programmi didattici.
Appuntamento quindi per la Giornata della Memoria – 27 gennaio – alle ore 10 al Teatro Comunale G. Verdi di Padova: in scena lo spettacolo PERSONAGGI della compagnia teatrale professionale TEATRO LA RIBALTA “Accademia arte della Diversità”, costituita da uomini e donne con handicap cognitivo, vera eccellenza e novità nel panorama culturale. Uno spettacolo di Julie Stanzak e Antonio Viganò; regia di Antonio Viganò. “Personaggi” è liberamente ispirato a “Sei personaggi in cerca d’autore” di L. Pirandello. Il gioco pirandelliano dell’incomunicabilità, delle maschere sociali, dei ruoli, delle forme apparenti, che tutti noi crediamo immobili e che invece si trasformano in continuazione, è terreno fertile per questi attori/di/versi.
Attraverso Pirandello abbiamo la possibilità di esasperare i conflitti tra apparenza e realtà, tra normalità e anormalità, tra individuo e mondo e mostrare la tragicità di una vita “che si aggira piccola piccola tra le apparenze e che ci sembra quasi che non sia davvero, che sia solo una fantasmagorica meccanica”. E come dare importanza a queste vite “piccole”?
L’interesse per il testo pirandelliano nasce dal dramma dei sei personaggi che domandano al teatro il diritto di esistere. L’uso della maschera, il continuo conflitto con il doppio della nostra personalità, la sua vicinanza alla follia, la continua riflessione sull’individuo e le sue molteplici forme e facce, è il gioco del teatro di Pirandello. “…accennano a passi di danza, armoniose figurazioni di gruppo, sotto la luce fredda di una fila di proiettori. E chiedono che la loro storia si compia in qualche modo, ma il paradosso pirandelliano appare completamente rovesciato. Non è più una vicenda immaginaria che esige uno scioglimento nella “realtà” della scena. Qui il segno è quello di umanità smarrite, incapaci di individuarsi in qualunque definizione costrette ad una forma che non esprimerà mai appieno il proprio modo di essere e non certo, perché quegli uomini e quelle donne sono segnate dall’handicap, impressione che viene immediatamente superata, sublimata in un piano di riflessione che tocca tutti, nella nostra più profonda interiorità.”

 

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