Negli ultimi dieci anni gli stranieri stabilmente dimoranti nel Sud sono cresciuti addirittura del 192%

bytraSecondo dati ISTAT aggiornati all’aprile del 2012,  complessivamente la popolazione residente in Italia è risultata pari a 59.464.644 cittadini residenti.

E’ interessante precisare che solo dieci anni fa i residenti erano circa 56.996.000.

Ma l’incremento dei cittadini italiani è di appena 34.000 unità. Ne consegue che l’aumento è da attribuire alla crescita del numero di  stranieri residenti, numero praticamente triplicato, così da confermare un trend che ci ha portato ad un’incidenza di presenze pari al  6,34%, in linea con i grandi Paesi meta di immigrati. Due stranieri su tre dei circa 3.770.000 che vivono in Italia risiedono nell’Italia settentrionale, in particolare nel Nord-ovest dove si concentra il 36%.

Negli ultimi dieci anni gli stranieri stabilmente dimoranti nel Sud sono cresciuti addirittura del 192%. Le famiglie che vivono in roulotte, baracche o tende – dato su base nazionale –  sono diventate 71.101, a fronte delle 23.336 del 2001. Una cifra enorme che evidenzia la pericolosa diffusione della povertà nel nostro Paese. Una cifra che deve far riflettere sull’urgenza di trovare misure adeguate, per risollevare le condizioni di vita delle persone oggetto dei numeri citati, senza considerare la numeralità di coloro che ne faranno parte prima del prossimo censimento.

Uno degli ultimi direttivi ANAS ha avuto ad oggetto tali riflessioni, e sul solco delle linee programmatiche della associazione, per primo l’intervento di solidarietà, ed anche per esorcizzare recenti episodi contro le comunità cattoliche  nel continente africano, con la consapevolezza che gli atti efferati sono frutto solo di menti criminali che violano i principi fondamentali della  convivenza e della tolleranza, al di là di ogni credo e religione che genericamente accomuna tutti gli uomini di buona volontà, si è deciso di dare un segnale concreto di speranza nell’impegno, ai propri associati ed alla collettività, strutturando l’attività della distribuzione alimentare, che da oggi verrà rivolta anche ai cittadini extracomunitari presenti sul territorio di Palermo ( prima, e poi esteso in tutte le altre sedi del territorio nazionale) così da implementare al meglio il concetto dell’Azione Sociale dell’ANAS, un’Azione volta alle esigenze di tutti i cittadini, ai fratelli cristiani come ai Fratelli Musulmani, e di ogni altra cultura credo o religione, bisognosi di aiuto e sostegno.

Pace e solidarietà in una compiuta integrazione, unica politica per una convivenza sostenibile.

Peraltro, tale decisione, ha ad avviso del direttivo attuale una rilevante importanza strategica, poiché si vorrebbe associare tale attività solidaristica in favore dei cittadini musulmani residenti sul territorio, a tavoli di discussione e seminari di studio per comprendere meglio la cultura del mondo arabo, la religiosità secondo una corretta interpretazione del Corano, e contribuire così ad una informazione che sia la più  consapevole possibile, a fronte della continua disinformazione che taglia trasversalmente la cultura cattolica e quella musulmana. E partendo dagli aspetti più spirituali, in vista di una sempre maggiore implementazione dei rapporti commerciali, quale opportunità strategica per tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo,  approfondire, ultimi non per importanza  le culture commerciali e le possibili sinergie, finalizzate al profitto e destinando parte di quest’ultimo ai rispettivi welfarstatement.

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