MODICA (RG): Si è concluso “Tutti insieme per la vita”

Si è concluso “Tutti insieme per la vita”, il progetto di educazione alla legalità e alla sicurezza stradale messo in cantiere dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus e destinato gli studenti delle seconde e terze classi della scuola secondaria di primo grado. La seconda e ultima giornata è stata ospitata presso il Teatro Naselli, la prima si è svolta presso l’auditorium della scuola “Verga”.

Anche questa mattina, i lavori sono stati introdotti dall’assessore alla Polizia Municipale Fabio Fianchino, il quale ha porto i saluti del sindaco Filippo Spataro che ha fortemente voluto l’iniziativa ma assente per impegni istituzionali, ha poi ceduto la parola agli ospiti presenti: il presidente del Consiglio comunale Lugi Bellassai, la dirigente scolastica Sara Costanzo (scuola “Pirandello”), la prof.ssa Elisabetta Forti (delegata dal dirigente scolastico Romina Bellina, scuola “Bufalino”), il prof. Calogero Di Carlo docente dell’Università Pegaso, la dott.ssa Antonella Ragusa (Sert Vittoria), la dott.ssa Anna Dibennardo comandante della Polizia Municipale di Comiso. Impossibilitata ad essere presente, il presidente nazionale dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus, Giuseppa Cassaniti ha fatto pervenire agli organizzatori un messaggio di condivisione. Il primo giorno, sono altresì intervenuti il dott. Salvatore Campo, già vice Prefetto di Ragusa, il dirigente scolastico Maria Giovanna Lauretta (scuola “Verga”), don tonino puglisi.

Gli interventi sono stati alternati alla visione di due video particolarmente e crudemente efficaci sugli effetti drammatici che accompagnano l’inosservanza delle regole stradale. Su questo tema, Calogero Di Carlo ha rilevato l’importanza del rispetto delle più elementari regole per una civile convivenza. “I ragazzi siete il futuro della nostra società – ha detto rivolgendosi alla platea di alunni -, non negate a noi e a a voi stessi questo futuro. Soprattutto è fondamentale il ruolo della scuola nell’orientamento dei giovani verso una cultura della legalità”.

Il comandante Anna Dibennardo ha evidenziato il ruolo della polizia municipale, non solo repressivo ma soprattuto preventivo, evidenziando come l’uso del casco per i motociclisti e delle cinture per gli automobilisti possa salvare la vita e, comunque, attutire gli effetti di un incidente stradale.

La psicologa Antonella Ragusa ha posto l’accento sugli effetti devastanti della guida sotto i fumi dell’alcol. Dopo aver accennato al dramma che in ogni famiglia si realizza alla notizia di un incidente stradale di un figlio o di un congiunto, ha osservato che ogni anno in Italia muoiono 5.000 persone sulle strade. “Un quarto di esse sono state trovate positive all’esame alcolico – ha specificato -. Purtroppo l’età media di chi beve e si mette alla guida si è molto abbassata passando dai 40-50 anni ai 18-25 anni. E’ altresì provato, che dai 14 ai 20 anni, l’assunzione di alcol produce danni cerebrali e però i ragazzi sono ancora convinti di dover bere per divertirsi. Ragazzi attaccatevi alla vita che è una sola, piuttosto che alla bottiglia”.

L’avvocato Salvatore Minardi ha quindi invocato un inasprimento delle pene e l’introduzione di nuove fattispecie di reato inerenti agli incidenti stradali.

In precedenza, il presidente Luigi Bellassai, i dirigenti scolastici Sara Costanzo e ieri Maria Giovanna Lauretta, e la professoressa Elisabetta Forti hanno rilevato la fondamentale utilità della corresponsabilità educativa tra scuola, enti istituzionali e società in tema di cultura della legalità e rispetto delle regole, anche e soprattutto stradali, perchè si tratta di argomenti affatto astratti e, invece, di pratica valenza educativa per vivere una vita felice dove il senso del dovere e il rispetto delle regole non dev’essere solo un obbligo ma, con un richiamo a Kant, un vivere giusto per stare tutti bene, giacché la legge è libertà per ciascuna persona.

A conclusione della manifestazione, l’assessore Fianchino e il presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della strada di Comiso Biagio Lisa hanno consegnato delle targhe ricordo agli ospiti, mentre il noto scultore Alfio Nicolosi, tramite l’associazione, ha donato una sua opera a ciascuna delle scuole coinvolte nel progetto.

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