MESSINA: I PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA MUNICIPALE

La Giunta municipale, riunitasi a Palazzo Zanca e presieduta dal sindaco, Renato Accorinti, dopo avere esitato tre provvedimenti di natura legale, ha approvato il regolamento per l’istallazione di strutture precarie e temporanee nel territorio, da eseguirsi, assicurando un corretto assetto urbanistico ed edilizio, in conformità alle norme vigenti in materia. Il regolamento è finalizzato a promuovere il territorio urbano, agricolo e produttivo del comune di Messina e le aree a vocazione turistica, e si applica in tutte le ipotesi in cui l’installazione di strutture non sia già regolamentata da normative e/o regolamenti comunali e sovracomunali. In particolare si riferisce ad attività commerciali di pubblico esercizio per somministrazione di alimenti e bevande; di ricezione turistica, destinate alla ristorazione e/o alla ricreazione; di pubblico intrattenimento, ricreative ed associative; di parcheggio, sportive e culturali; agricole, commerciali e di artigianato, connesse alla commercializzazione; al deposito di prodotti aventi particolari esigenze di allocazione; attività connesse alla balneazione o aventi finalità sociali, senza fini di lucro. Sono escluse le strutture ricadenti in zone soggette ad inedificabilità assoluta e ad assoluta incompatibilità per le caratteristiche morfologiche del territorio, in virtù di disposizioni normative e regolamentari di carattere statale, regionale e comunale. Per strutture precarie si intendono quei manufatti che non abbiano il carattere della continuità e dei quali sia consentita una facile rimozione, senza alcun tipo di fondazione di natura permanente, fissate al suolo mediante appositi sistemi di ancoraggio, che non richiedano escavazioni sia durante la posa in opera che durante la rimozione. Le stesse devono essere mobili o realizzate con elementi amovibili, comprese le pavimentazioni ed i nuclei destinati a servizi, e tali da non alterare e compromettere gli aspetti del territorio. Quelle in prossimità del mare devono destinarsi ad attività connesse (pesca, nautica, balneazione, tempo libero, ecc.) e non debbono interferire con la libera fruizione ed accessibilità delle aree. L’installazione delle strutture precarie deve essere eseguita in conformità alle normative sovraordinate, alle disposizioni comunali, a quanto previsto dal Codice Civile, dal Codice della Navigazione, dal Regolamento di Igiene, dal Codice della Strada e dal Regolamento Edilizio. I manufatti potranno essere realizzati in aree demaniali, pubbliche e/o private, considerate a vocazione turistica o di interesse commerciale e/o produttivo senza arrecare intralcio alla circolazione pedonale, carrabile e ciclabile (ove prevista) e in eventuali aree sottoposte a servitù di pubblico passaggio, e comunque sono soggetti a specifico nulla-osta da parte del Comando di Polizia Municipale per quanto attiene al rispetto del Codice della Strada. Restano salve le norme in materia di occupazione del suolo pubblico. Le strutture precarie non devono interferire con reti tecniche o elementi dì servizio (es. chiusini, griglie, caditoie, idranti, quadri di controllo, misuratori di servizio, segnaletica verticale ed orizzontale, toponomastica, illuminazione, ecc.) che ne limitino il funzionamento, l’utilizzo o la manutenzione, se non per i casi esplicitamente ammessi ed assentiti dal competente Ufficio Tecnico. Il periodo di permanenza delle strutture non potrà superare i sei mesi di ciascun anno e le stesse dovranno essere rimosse entro i trenta giorni successivi alla scadenza del periodo autorizzato, ripristinando le aree su cui le stesse ricadono. A garanzia dell’adempimento di rimozione e rimessa in pristino, il soggetto autorizzato dovrà stipulare idonea polizza fideiussoria assicurativa o bancaria ad un importo forfertariamente stabilito in mille euro, per strutture non superiori a mq. 30, e duemilacinquecento euro per quelle superiori. A conclusione dell’attività e alla scadenza del termine previsto, la Ditta dovrà trasmettere al Dipartimento Edilizia Privata una comunicazione di avvenuta rimozione del manufatto, allegando una esaustiva documentazione fotografica dello stato dei luoghi, con l’opera e dopo la rimozione della stessa, e perizia giurata redatta dal tecnico Professionista di fiducia.  Può sempre essere disposta la rimozione delle costruzioni precarie e temporanee, per esigenze di interesse pubblico, con provvedimento motivato ed anche anticipatamente alla scadenza del termine di validità dell’autorizzazione. La stessa non è cedibile o trasferibile a terzi in alcuna ipotesi. L’esecutivo ha poi deliberato gli indirizzi per la gestione finanziaria dell’Ente nelle more dell’approvazione del bilancio di previsione 2015, dando atto che, in considerazione del contenuto della deliberazione n. 58/2014/PRSP adottata dalla Sezione di Controllo per la Regione Siciliana della Corte dei Conti e nelle more della conclusione dell’iter di approvazione del Piano Pluriennale di Riequilibrio adottato dal Consiglio comunale con delibera 6/C del 28 febbraio scorso, è necessario limitare, in via prudenziale, gli impegni di spesa a quelli obbligatori per legge e alle spese la cui mancata effettuazione comporterebbe danno patrimoniale grave e certo all’Ente, quali gli stipendi del personale e compensi agli Organi politici e relativi oneri riflessi e compensi agli organi collegiali; imposte e tasse; rate di ammortamento mutui; spese obbligatorie derivanti da contratti in essere, emergenze sanitarie e/o ambientali, tutela del territorio e della pubblica incolumità, vigilanza urbana e protezione civile, servizi pubblici essenziali (trasporti, smaltimento rifiuti e servizi sociali) e patrocini legali per la difesa dell’Ente la cui mancata assunzione comporti danno erariale certo e grave all’Ente. Gli acquisti devono essere effettuati tramite Consip/mepa. Nello stesso provvedimento si dispone che nelle procedure di pagamento delle fatture venga garantito il rispetto del termine di 20 giorni dal ricevimento delle stesse per la liquidazione da parte del competente dipartimento, dieci giorni  per l’emissione del mandato di pagamento da parte della Ragioneria, per un tempo complessivo di 30 giorni, salvo diverse pattuizioni con il creditore. Approvati infine i lotti individuati per il risanamento del Rione Taormina, lato valle – 1 priorità ambito E Gazzi Fucile – via Taormina: prime di due file di casette a valle della via Taormina ad esaurimento della graduatoria di cui al lotto funzionale approvato con delibera di Giunta n. 3057 del 12 settembre 1994; baracche ricadenti sulla via Q. Ennio a ridosso del muro perimetrale Caserma Ainis, in direzione monte-mare a partire dall’incrocio con la via Terenzio Publio Afro. Per l’assegnazione degli alloggi agli aventi diritto si procederà con i nuclei familiari già utilmente inseriti nella graduatoria già approvata, per i quali è stato verificato il mantenimento dei requisiti; nuclei familiari che abbiano maturato il possesso dei requisiti in base alle modifiche alla L.R. 10/90; nuclei familiari che saranno inseriti nella nuova redigenda graduatoria.

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