Lombardia, emergenza smog misure anche a Como. Le PM toccano i 213 microgrammi per metro cubo d’aria, bloccati gli Euro 3

L’inquinamento atmosferico colpisce la Lombardia. Dopo l’emergenza smog a Milano anche a Como sono stati registrati oggi 213 microgrammi di PM 10 Pippo mannisi anasper metro cubo d’aria, un valore di oltre quattro volte superiore alla soglia d’allarme fissata a 50. Nella regione è stato superato solo a Bergamo. Per questo, da domani giovedì scattano le prime contromisure: non potranno circolare i veicoli diesel di categoria Euro 3, fra le 9.00 e le 17.00 per il trasporto di persone e fra le 7.30 e le 9.30 per quello di merci. Banditi anche Euro 0, Euro 1 ed Euro 2, oltre ai motori a benzina Euro 0. L’auto dovrà essere spenta in sosta, le porte dei negozi non potranno restare aperte e la temperatura dei riscaldamenti limitata a 19°. Altri due giorni oltre i 70 microgrammi e si avrà un inasprimento, mentre per un ritiro ne serviranno due sotto i 50. La conseguenza della crescita dello smog nelle nostre città è un aumento progressivo dei costi sociali specie nell’ambito sanitario a causa dell’accrescimento delle malattie croniche e delle morti premature, a cui si aggiunge come ha sottolineato Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” il costo di migliaia di ricoveri ospedalieri che indebolisce il nostro sistema sanitario. Il problema è che ancora la coscienza sociale appare, purtroppo, troppo assopita e la spinta delle istituzioni da quelle periferiche sino a quelle centrali per un decisivo abbattimento di tutti i tipi di emissioni nocive è troppo poco incisiva.

Lecce, 2 febbraio 2017 

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