L’integrazione idrica nella pratica sportiva

Il 60% del peso corporeo è rappresentato da una componente fondamentale: l’acqua.
Questa percentuale è superiore nell’infanzia e diminuisce con l’avanzare http://www.dreamstime.com/stock-photos-fitness-diet-image6795733dell’età e con l’aumentare dei depositi adiposi.
L’acqua è un nutriente molto importante per il nostro organismo, in quanto costituisce il solvente fondamentale per tutti i prodotti della digestione, regola il volume cellulare e la temperatura corporea, è essenziale per eliminare dall’organismo tutte le scorie metaboliche, permette il trasporto dei nutrienti e diluisce le sostanze ingerite per via orale.
Il fabbisogno giornaliero d’acqua varia in relazione a diversi fattori, ovvero: clima, età, dieta, attività fisica, ecc.; nonostante ciò, in linea generale, per garantire una giusta idratazione dell’organismo si consiglia di bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno.
Durante l’esercizio fisico l’aumentata produzione di energia da parte delle cellule muscolari porta l’individuo ad incrementare la propria temperatura corporea. Questo eccesso di calore rappresenta non solo un fattore di rischio per la salute, ma anche un fattore limitante sulla prestazione sportiva; pertanto va eliminato.
Per riportare il più possibile verso la normalità tutti i parametri, l’organismo attiva dei meccanismi di termoregolazione che sono in grado di indurre un’adeguata riduzione della temperatura corporea. Il meccanismo più efficace in tal senso è certamente l’evaporazione del sudore che, durante il lavoro muscolare, viene prodotto in maniera più efficiente proprio per salvaguardare l’integrità dell’organismo e per garantire la massima capacità di prestazione atletica.
La sudorazione, durante l’esercizio, è l’evento più eclatante che occorre bilanciare con un continuo apporto di liquidi, soprattutto negli sport di lunga durata, dove è opportuno bere continuamente piccole quantità d’acqua, anticipando la comparsa dello stimolo della sete (lo stimolo della sete, soprattutto durante l’attività fisica, è già indice di disidratazione).
Per prevenire la disidratazione, quando si pratica attività fisica, l’assunzione dei liquidi deve iniziare già prima dell’esercizio.
La disidratazione, anche se modesta, è una condizione pericolosa per l’organismo. Una diminuzione anche solo del 7% dell’acqua corporea totale è infatti sufficiente per mettere in pericolo la sopravvivenza stessa dell’individuo.
In un organismo disidratato il meccanismo della sudorazione viene bloccato, in modo da risparmiare la poca acqua rimasta nel corpo. Tuttavia la mancata secrezione di sudore causa un notevole surriscaldamento organico, con ripercussioni negative sul centro termoregolatorio ipotalamico. Inoltre, si riduce la volemia, per cui il sangue circola meno bene nei vasi, il cuore si affatica e può insorgere, nei casi estremi, il collasso cardiocircolatorio.
L’equilibrio fra le entrate e le uscite d’acqua, cioè il pareggio del bilancio idrico, è la premessa indispensabile per un buon funzionamento dell’organismo.

 

Giusy Modica
Consulente per la salute con lo sport presso l’Associazione Anas zonale Oreto.
Per informazioni e appuntamenti chiamare al numero 091-336558 dalle ore 9:00 alle ore 13:00.

 

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