L’ANAS si avvia a presentare un Esposto denuncia contro la Regione Sicilia per l’inosservanza dei provvedimenti giurisdizionali

La Direzione dell’ANAS ha deliberato di conferire l’incarico al proprio avvocato per presentare un esposto denuncia nei confronti della Regione arte lupoSicilia per non aver ottemperato al provvedimento emesso dal CGA (Consiglio di Giustizia Amministrativa), alla fine del 2015, ove si disponeva l’inserimento dell’Associazione nei corsi di dispersione scolastica. Pur avendo presentato diverse diffide alla Regione, ad oggi,  le stesse sono tutte rimaste disattese ed inevase, inspiegabilmente e senza alcun riscontro.

Il portavoce dell’Associazione ha dichiarato: “Non comprendo le ragioni di tale comportamento della Regione Sicilia, forse dettato dalla mia appartenenza ad altra regione dove i provvedimenti dell’autorità giudiziaria sono principio di civiltà e di rispetto delle regole e delle istituzioni. E’ gravissimo il comportamento dell’Assessorato alla Formazione della Regione Sicilia, che ha disatteso un provvedimento  dell’autorità giudiziaria”. “Tale comportamento – ha continuato il portavoce – manifesta, da un lato, una grave azione di riluttanza alle regole giuridiche e, dall’altro lato, un vero e proprio attacco all’associazione che, com’è noto, è stata esclusa anche dall’Avviso 8 della Formazione  in modo del tutto “arbitrario”, con una decurtazione dei punti tra la prima e la seconda graduatoria, senza alcuna preventiva interlocuzione con l’ente, cosi come prevede la legge, e che sarà oggetto non solo di ricorso, ma anche di un’approfondita valutazione in merito all’opportunità di inserire tale provvedimento nell’esposto che è in fase di presentazione all’autorità giudiziaria. Ci si rammarica, ha continuato il portavoce, come proprio nella regione dove ci si aspettava tanto dalla classe dirigente politico-amministrativa, alla fine si constata che, tranne gli annunci  ad effetto, i fatti sono diametralmente opposti. Com’è noto, si è creato un esercito di poveri e di precari socialmente deboli al solo fine – non dichiarato – politico, non tenendo conto che stiamo parlando di persone, famiglie e bambini. Ancora una volta ci si vede costretti, ha proseguito il portavoce, a rivolgerci all’autorità giudiziaria per vederci riconoscere ciò che ci spetta”. L’associazione, come si è potuto constatare dai tanti articoli comparsi sulla stampa, non gode dei favori della politica in quanto non vuole alcun controllo dalla stessa, e vuole svolgere disinteressatamente e apoliticamente le funzioni sociali specificate nello statuto. Infine, il portavoce ha dichiarato che non si combatte la mafia creando disoccupazione e fame ma, esattamente l’opposto, creando lavoro e liberando gli uomini dalla “schiavitù economica e sociale”.

 

Print Friendly, PDF & Email

Related posts