A seguito di alcune vicende che hanno visto, suo malgrado, l’ANAS protagonista è stato chiesto un incontro, da parte del portavoce a rappresentanti di governo della Regione Sicilia al fine di discutere delle problematiche sollevate dalla commissione europea in fase di controllo sulla gestione della formazione in Sicilia. In particolare, il portavoce ha dichiarato che “è incomprensibile come da un lato l’Europa contesta e bacchetta la Sicilia per la cattiva gestione dei fondi in materia di formazione e dall’altro, il Governo Regionale, si ostina a salvaguardare gli enti c.d. storici. in fatti, alla luce della relazione europea, ci si sarebbe aspettato da qualsiasi amministratore una dura presa di posizione, invece, sembrerebbe, leggendo i giornali, che tutto sia “normale” cosi come, sarebbe normale, anche nel terzo millennio, approvare progetti fuori termine, rendicontare spese non attinenti ecc. questo è quanto si legge nella nota europea. A tal fine nel corso dell’incontra si discuterà anche delle problematiche relative all’obbligo formativo ove l’ANAS ha presentato un ricorso e che in via cautelare è stata data la sospensiva e che, la regione, si ostina a chiedere gli stessi atti per cui è stato presentato ricorso ed ottenuto la misura cautelare.
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