LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LA DISCRIMINAZIONE

Il CUG – Comitato Unico di Garanzia, ha organizzato a partire da domani 19 febbraio 2015 alle ore 8,30, presso la sala conferenza dell’Avis il primo incontro del progetto formativo aziendale: “Il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità: La valorizzazione del benessere di chi lavoro e contro le discriminazioni.” L’introduzione e il saluto a cura del direttore generale dell’Asp, dr. Maurizio Aricò. Il corso, nelle sue diverse articolazioni, sarà illustrato dalla dr.ssa Sara Lanza, presidente del CUG.Numerose le relazioni nella prima giornata di formazione, gli altri appuntamenti sono previsti per il 5 marzo, presso la sala conferenze dell’ospedale “”Maggiore” di Modica, l’ultimo il 19 marzo 2015 presso la sala convegni dell’ospedale “Riccardo Guzzardi” di Vittoria. Negli ultimi anni l’ordinamento italiano ha gradualmente recepito i principi dettati dall’ Unione Europea in tema di pari opportunità donna/uomo sul lavoro, contrasto ad ogni forma di discriminazione e mobbing; infatti con la legge 183/2010 è stato previsto l’obbligo per le pubbliche amministrazioni, le quali devono essere “datore di lavoro esemplare”, di costituire al proprio interno i Comitati Unici di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG). Tali organismi paritetici hanno assunto, unificandole, tutte le funzioni precedentemente attribuite ai Comitati per le Pari Opportunità e ai Comitati sul fenomeno del Mobbing. <<Sono fermamente convinto – ha detto il dr. Aricò – che la crescente importanza che viene riconosciuta ai CUG parta dalla convinzione che un ambiente di lavoro, in grado di garantire pari opportunità, salute e sicurezza è elemento imprescindibile per ottenere un maggiore contributo delle lavoratrici e dei lavoratori, sia in termini di produttività (efficacia ed efficienza) sia di appartenenza.>> Il CUG opera per prevenire ogni forma di discriminazione, violenza morale e fisica sul lavoro, ma anche, e soprattutto, per il perseguimento della parità tra i generi nei luoghi di lavoro, agendo contemporaneamente su diversi fronti dall’innovazione deimodelli organizzativi, il rinnovamento della classe dirigente, l’uguaglianza delle opportunità e il riconoscimento del merito.

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