La ricerca scientifica negli ultimi decenni ha raccolto una grande quantità di dati in base ai quali si può affermare in modo definitivo che l’attività fisica regolare, ad intensità adeguata, è un fattore di cruciale importanza per il mantenimento di un buono stato di salute e per la prevenzione di numerose malattie croniche non trasmissibili, con particolare riguardo alla patologia cardiovascolare.
Nonostante gran parte dell’attenzione relativa alla salute dell’individuo si concentra spesso, prevalentemente, sull’alimentazione, è stato dimostrato che, persone moderatamente attive, soprattutto nella seconda e terza parte della vita, hanno più probabilità d’evitare morte prematura e malattie gravi. Ciò perché una vita fisicamente attiva induce modificazioni e adattamenti organici che risultano positivi dal punto di vista della funzionalità d’organi ed apparati.
Contrastare la sedentarietà è uno degli obiettivi principali del ministero della salute.
Qualche anno fa l’accademia nazionale di medicina di Parigi propose d’inserire lo sport tra le terapie prescrivibili dal medico di base e rimborsabili dalla previdenza sociale, con la teoria che, un’attività fisica regolare ridurrebbe i costi sanitari correlati alle malattie. Effettivamente l’iniziativa è degna di nota: l’accesso gratuito, unito alla raccomandazione del medico, può indubbiamente costituire un giusto incentivo per avvicinare le persone alla pratica dell’esercizio fisico.
La promozione dell’attività fisica è un aspetto molto importante che non andrebbe mai sottovalutato.
Palermo
16 Giugno 2016
Giusy Modica
Consulente per la salute con lo sport presso l’Associazione Anas zonale Oreto.
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