L’A.N.A.S. è ancora in attesa che l’Assessorato alla Formazione della Regione Sicilia dia esecuzione al provvedimento dell’Autorità giudiziaria emesso lo scorso mese di novembre 2015. Il portavoce dell’Associazione ha dichiarato “si resta perplessi sull’atteggiamento della Regione Siciliana che sbandiera antimafia e legalità e poi, si dimentica di applicare i provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Riteniamo che il comportamento della Regione Siciliana sia sui generi, o si fa parte di qualche “cerchio magico” o, come nel nostro caso, le richieste sono puntualmente “boigottate”, sino al paradosso, verificatosi all’Assessorato alla Famiglia, che prima ci ha esclusi, poi ammessi, ma, nelle more sono finiti i soldi, per cui sono stati finanziati progetti che hanno preso punteggi molto piu bassi del nostro” . Ci si augura che le parole si traducano in fatti, altrimenti, è superfluo alzare la bandiera della legalità e poi comportarsi come gli altri”.
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