Il Triathlon

Il Triathlon è uno sport multidisciplinare di resistenza, che nasce nel 1974, in California e fa il suo debutto come disciplina olimpica soltanto nel 2000, swimmer-380274_1920alle Olimpiadi di Sydney.
Questo sport prevede, in successione immediata, lo svolgimento di tre prove: nuoto, ciclismo e corsa.
Il Triathlon “classico”, ovvero quello olimpico, si disputa sui 1500m a nuoto, sui 40 km in bicicletta ed infine, sui 10km di corsa. Ma numerose sono le varianti delle distanze da percorrere, a seconda dell’età e delle caratteristiche tecniche.
La frazione di nuoto può essere svolta sia in piscina che in acque libere (fiumi, laghi, mare ecc.); quando il percorso viene svolto in acque libere si provvede a segnalarlo con corde e boe direzionali colorate. La profondità dell’acqua non può essere inferiore ai 100 cm e non sono consentiti mezzi e/o strumenti di galleggiamento (pinne, palette) e neppure strumenti artificiali di respirazione (boccaglio).
La temperatura dell’acqua è un elemento molto importante in quanto determina l’utilizzo obbligatorio della muta, nel caso in cui la temperatura risulti essere inferiore ai 16°; nel caso in cui la gara si svolga in acque libere, invece, e la temperatura risulti inferiore ai 13 °C il percorso di nuoto non potrà essere effettuato.
La frazione ciclistica si svolge su strade asfaltate, ad eccezion fatta per le gare dove è previsto l’utilizzo della MTB, dove la direzione del percorso viene segnalata tramite segnali e/o cartelli ben visibili.
La frazione podistica, invece, può essere svolta sia correndo che camminando su percorsi chiusi al traffico; tali percorsi sono segnalati e presidiati dal personale che organizza la competizione. È obbligatorio che la testa della corsa sia preceduta da un apripista ufficiale in bicicletta. Non sono ammessi tagli di percorso, scorciatoie, ecc.
La gara inizia con la frazione di nuoto, prosegue con la frazione di bicicletta e termina con la corsa. Le tre frazioni sono raccordate dai momenti dei cambi; esiste, infatti, una “zona cambio” dove ogni atleta ha un suo spazio per riporre l’attrezzatura ed il vestiario necessario alla gara. Terminata la frazione di nuoto, gli atleti si dirigono correndo verso la zona cambio dove trovano la bicicletta, il casco e le scarpette; inizia quindi la frazione ciclistica, che termina col rientro in zona cambio, dove gli atleti, dopo aver riposto la bici, tolto il casco ed indossato le scarpe da corsa, partono per la frazione podistica che conclude la gara. I cambi sono rilevanti sia perchè contribuiscono al tempo di gara e sia per aspetti tattici.
La partenza di una gara di Triathlon è un momento spettacolare e generalmente molto concitato. Lo svolgimento della partenza avviene con modalità differenti a seconda della competizione, della distanza e del livello della gara stessa. Le gare in piscina richiedono partenze in batterie solitamente con 5 o 6 atleti per corsia, mentre le gare in acque libere possono essere organizzate in batterie o meno a seconda del numero dei partecipanti.
La pratica del Triathlon, e quindi delle 3 discipline, fa sì che il nostro organismo si alleni su diversi ambiti e aspetti tecnico fisiologici, così da ottenere notevoli benefici in termini organici e di sviluppo armonico del corpo, allontanando, tra l’altro, anche il rischio d’infortuni, dal momento che i distretti muscolari interessati non sono ripetutamente gli stessi.

 

Giusy Modica
Consulente per la salute con lo sport presso l’Associazione Anas zonale Oreto.
Per informazioni e appuntamenti chiamare al numero 091-336558 dalle ore 9:00 alle ore 13:00.

 

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